Il micio è stato ritrovato con la testa intrappolata in un contenitore di vetro e ricoverato per setticemia: quando starà meglio, sarà possibile adottarlo.
SANTA MARIA A MONTE – Una tristissima notizia ha toccato il cuore di tutti coloro che amano gli animali: nelle scorse ore, un gattino è stato ritrovato in gravissime condizioni con la testa intrappolata in un contenitore di vetro.
La storia di Vetro, questo il nome che al momento è stato assegnato al povero malcapitato, è stata raccontata a VTrend.it della presidente dell’associazione Cuori con la coda odv di Santa Croce sull’Arno che si è subito presa cura di lui.
Il micio è stato ritrovato presso Santa Maria a Monte mentre girava impaurito con la testa infilata nel contenitore di vetro: erano già dieci giorni che l’animale vagava libero in zona. A ritrovarlo una ragazza del posto che aveva subito cercato di intervenire con delle forbici per tagliare il pericoloso impedimento valutato in plastica, poi seriamente allarmatasi quando compreso che il materiale dell’oggetto era invece duro vetro.
Come spiega la presidente, l’ipotesi di mano umana dietro allo spiacevole evento è sicuramente da scartare: a spingere il micio dentro al contenitore di vetro è stata probabilmente la disperata ricerca di acqua o cibo.
L’animale è stato immediatamente ricoverato per setticemia presso la clinica veterinaria della dottoressa Katia Lotti di Fucecchio, con profonde lacerazioni vicine alle zone vitali del collo. Fortunatamente, attualmente Vetro sta meglio ed è riuscito a nutrirsi autonomamente, anche se resta ricoverato per le cure antibiotiche.
La presidente invita a non seguire consigli e manovre sbagliate in situazioni simili. Per afferrare l’animale occorre estrema cautela: se si scheggiasse, il vetro potrebbe infatti ferire sia la vittima sia la mano che cerca di aiutarla. La decisione più opportuna è infatti quella di attendere e monitorare le condizioni dell’animale, prima di intervenire con una gabbia trappola e poi coprirla per evitare una situazione di ulteriore rischio a causa dello spavento. Questo è quanto è stato fatto ieri anche per Vetro, assicura la presidente, grazie alla signora Giovanna, intervenuta con le corrette precauzioni nonostante la forte emozione che l’aveva colpita.
Chiunque al momento può contribuire al mantenimento e alle cure di Vetro rivolgendosi alla dottoressa Katia Lotti, mentre una futura adozione sarà possibile contattando l’associazione Cuori con la coda odv.
Per evitare nuovi spiacevoli avvenimenti di simile natura, la presidente invita le istituzioni di Santa Maria a Monte a prendersi carico della questione, realizzando la documentazione per le colonie feline e la sterilizzazione tramite ASL, così da aiutare dunque volontari e volontarie a svolgere con maggior efficienza la loro missione per il benessere e la sicurezza degli amici animali.
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di Martina Crecchi