La collaborazione tra cittadini e istituzioni si è rivelata cruciale nella lotta contro l’ondata di furti. Solo con il coinvolgimento attivo della comunità e l’adozione di misure preventive è possibile garantire maggiore sicurezza e tranquillità.

Il furto in casa continua a essere il reato che suscita maggiore preoccupazione tra gli italiani. Secondo la terza edizione dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa Censis-Verisure, realizzato con il supporto del Servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno, ben il 48,0% della popolazione lo mette al primo posto tra i reati che teme di subire.
Questa preoccupazione è particolarmente accentuata in Toscana, dove nel 2023 sono stati registrati ben 14.091 furti. La regione ha il valore per abitante più elevato del Paese, con 38,4 furti ogni 10.000 persone, un dato che supera di 13,4 punti la media nazionale e segna un aumento del 21,1% rispetto al 2022. Questo evidenzia un trend preoccupante e una crescente vulnerabilità delle abitazioni.
Se si considera l’incidenza sulla popolazione, la Toscana occupa il podio nazionale delle province più colpite dai furti. Tra le città toscane, Pisa si trova al primo posto con il tasso di 48,1 furti ogni 10.000 abitanti, seguita da Firenze con 43,3 furti ogni 10.000 abitanti (4.290 furti in totale). Al terzo posto troviamo Lucca, con 42,7 furti ogni 10.000 abitanti.
Pisa registra il numero più elevato di furti, con ben 48,1 denunce ogni 10.000 abitanti, secondo il rapporto Censis-Verisure. Una cifra che non lascia dubbi sulla crescente incidenza di questo crimine anche nelle zone più centrali della città. Anche Marina di Pisa ha visto un’escalation di furti, specialmente durante la stagione turistica.
I malviventi adottano una varietà di tecniche per introdursi nelle abitazioni e nei negozi, sfruttando ogni opportunità per compiere i loro crimini. Le più comuni includono:
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Effrazione di porte e finestre: I ladri utilizzano spesso strumenti come il piede di porco o cacciaviti per forzare serrature e rompere vetri. Questa modalità è più comune nelle case isolate o poco sorvegliate, dove l’intervento della polizia richiede più tempo.
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Finti corrieri o tecnici: Una tecnica sempre più utilizzata è quella in cui i ladri si fingono tecnici del gas, corrierio portalettere, presentandosi con uniformi e falsi tesserini per ingannare i residenti e ottenere l’accesso alle abitazioni.
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Furti notturni: Un altro fenomeno preoccupante riguarda i furti notturni, quando i ladri approfittano del buio e della minore vigilanza per entrare nelle case. Questo tipo di reato è favorito dalla maggiore disponibilità di tempo per agire senza essere visti.
L’aumento dei furti ha scatenato una serie di reazioni da parte dei cittadini e delle amministrazioni locali, che cercano in tutti i modi di arginare il fenomeno e garantire maggiore sicurezza. Tra le iniziative più diffuse troviamo:
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Gruppi WhatsApp di quartiere: Un altro strumento molto utilizzato è la comunicazione immediata tra i residenti tramite gruppi WhatsApp. I cittadini si coordinano per segnalare movimenti sospetti, scambiarsi informazioni e avvisarsi a vicenda su situazioni pericolose, migliorando così il controllo del territorio.
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Installazione di telecamere di videosorveglianza: Per contrastare i furti e rafforzare la sicurezza, molti comuni stanno investendo in sistemi di videosorveglianza. Le telecamere posizionate nelle zone più sensibili contribuiscono a monitorare in tempo reale eventuali attività sospette e a supportare le forze dell’ordine nelle indagini.
DATI: www.censis.it