In provincia di Pisa oltre 10 milioni di litri d’acqua dai fontanelli.
Ogni anno 11 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono negli oceani. Considerando anche fiumi e laghi, la stima sale a 23 milioni di tonnellate. Si tratta approssimativamente del peso di 1.500 torri di Pisa. Un dato che potrebbe addirittura triplicare entro il 2040. Numeri impressionanti, di fronte ai quali i ‘risparmi’ delle buone pratiche potrebbero sembrare infinitesimali. Eppure, l’unico modo di combattere l’inquinamento è quello di diffondere sempre di più i comportamenti virtuosi. È quello che tenta di fare anche Acque, il gestore idrico del Basso Valdarno, con il progetto dei fontanelli, che a distanza di 16 anni dal suo avvio continua a dare risultati tangibili e significativi per l’ambiente e le famiglie.
I fontanelli sono impianti collocati in aree pubbliche facilmente accessibili, che erogano gratuitamente normale acqua di rete – la stessa che arriva nelle case – rendendola però immediatamente gradevole dal punto di vista organolettico, grazie a un sistema di filtraggio che priva l’acqua del cloro. E uno degli obiettivi principali del progetto portato avanti dal 2007 da Acque, insieme all’Autorità Idrica Toscana e alle amministrazioni comunali del territorio, è proprio quello di concorrere alla riduzione di rifiuti: meno plastica, meno consumo energetico, meno inquinamento. Nel 2023, i 32 fontanelli attivi in provincia di Pisa hanno erogato oltre 10 milioni di litri d’acqua (per la precisione, 10 milioni e 140mila litri), per un totale di 270 tonnellate di plastica evitate e un equivalente di 621 tonnellate di Co2 che altrimenti sarebbero state emesse in ambiente nel processo di produzione delle bottiglie usa e getta.
Ma non è tutto: i fontanelli hanno anche lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della risorsa idrica contrastandone lo spreco, e di offrire alle famiglie opportunità concrete di risparmio economico: sempre nel 2023, rispetto all’acquisto di acqua in bottiglia, i cittadini che hanno utilizzato gli impianti di Acque in provincia di Pisa hanno generato un risparmio complessivo di 2,1 milioni di euro. Inoltre, i fontanelli contribuiscono ad accrescere il consumo dell’acqua di rete fornita direttamente dal rubinetto di casa: “L’acqua erogata dai fontanelli – ricorda a questo proposito Simone Millozzi, presidente di Acque – è la stessa distribuita dall’acquedotto: berla è a tutti gli effetti una buona pratica, perché è una risorsa a disposizione di tutti e a chilometro zero. L’acqua di rubinetto è sicura e controllata, poiché sottoposta a decine di analisi quotidiane. E per di più, è anche ‘trasparente’: su acque.net, nella sezione ‘Acqua di casa tua’, sono riportate le caratteristiche chimico-fisiche della risorsa erogata in ciascun impianto e, punto per punto, sull’intera rete idrica“.
Gli impianti che nel 2023 hanno ottenuto più successo sono stati quelli di Perignano (746 metri cubi di litri d’acqua erogati in un anno), Pisanova a Pisa (727), Navacchio (636) e San Giuliano Terme (540). Molto ‘affollati’ anche gli impianti di Molino d’Egola (San Miniato), Fornacette e quello del Cep a Pisa. Il progetto ‘Acqua ad Alta Qualità’ prosegue sia con la realizzazione di nuovi fontanelli (già inaugurato, nel 2024, quello di Acciaiolo a Fauglia), sia con il restyling degli impianti più datati. Fonte: Acque SpA