Un fine settimana baby boom al Santo Stefano: in poco più di 24 ore sono venuti alla luce 16 bambini: dieci i fiocchi celesti e sei i fiocchi rosa.
Nell’arco di poco più di 24 ore sono venuti alla luce 16 bambini: 10 maschi e 6 femmine. Di questi, 9 sono bambini di genitori italiani e 7 di altra nazionalità. Per 15 mamme il parto è avvenuto per via naturale e solo in un caso è stato necessario ricorrere al taglio cesareo. 2 neonati sono prematuri.
Negli ultimi due anni è il terzo record che l’ostetricia e ginecologia pratese registra. A dicembre del 2020, sempre in 24 ore vennero alla luce 14 bambini: sei femmine ed otto maschi. Ad agosto 2022, durante l’emergenza sanitaria, nell’arco di due giorni si sono registrate 16 nascite: undici femmine e cinque maschi.
Questo fine settimana è stato impegnativo per tutto il team di sala parto e di neonatologia che ha assistito le mamme e i piccoli nati ma anche un momento di gioia e felicità per questo evento straordinario che hanno condiviso con i neogenitori.
Dal primo gennaio di quest’anno ad oggi, nel Punto nascita pratese sono nati 333 bambini. Fino a febbraio il Santo Stefano è stato il riferimento aziendale per i parti Covid 19 gestendo in sicurezza oltre 200 parti acquisendo una particolare esperienza in questo settore. Dal mese di marzo il sistema è tornato a regime ordinario ed è stata ampliato l’orario di visite per il padre e i familiari in momento così delicato e unico per la coppia come la nascita di un bimbo. Si sottolinea che il punto nascita di Prato è anche dotato della TIN (terapia intensiva neonatale) dove vengono gestiti neonati con patologia e prematuri dai 1000 gr e 29 settimane di E.G. ed è stato uno dei primi ad aprire h24 ai genitori per favorirne la relazione.
L’equipè di ostetricia e ginecologia e quello di neonatologia augurano tanta felicità per il lieto evento ai neogenitori ed alle loro famiglie.
“Non possiamo che ritenerci soddisfatti se le nascite aumentano – ha detto Elisa Scatena, direttrice ff di Ostetricia e Ginecologia del Santo Stefano. E’ il segnale di una ritrovata serenità dopo gli eventi legati alla pandemia Covid, è la voglia di ripartire e ‘dare vita’ ,nel senso letterale del termine, a nuove speranze. E per tutti noi che lavoriamo in team,operatore socio-sanitario, ostetrica, infermiera, ginecologo e neonatologo è sempre un momento di commozione leggere negli occhi dei neogenitori la loro gioia“.
“In un momento in cui le nascite sono in costante calo in tutta Italia, ha aggiunto Pierluigi Vasarri, direttore Pediatria e Neonatologia del Santo Stefano – questi numeri testimoniano un segnale incoraggiante per il futuro. Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale medico, infermieristico e osterico della Neonatologia, della TIN e dell’Ostetricia per la grande professionalità e il continuo impegno, testimoniato dagli elevati indicatori di qualità, in un settore particolarmente delicato quando si parla di soggetti fragili come mamme e neonati“.
Fonte: uslcentro.toscana.it