Riportiamo integralmente le dichiarazioni di Gianni Ferdani, Segretario Circolo Sinistra Italiana Valdera Valdicecina.

“È giusto e legittimo che i cittadini pretendano tranquillità, sicurezza e legalità in ogni luogo e in qualsiasi momento. È altrettanto giusto che i lavoratori possano esercitare la propria professione senza timore di aggressioni, e che artigiani e imprenditori locali si sentano tutelati nelle loro scelte di investimento sul territorio”, dichiara Gianni Ferdani, Segretario Circolo Sinistra Italiana Valdera Valdicecina.
“Esistono organi dello Stato incaricati di vigilare e intervenire per garantire la sicurezza delle persone. Nei comuni in cui è presente un commissariato di Pubblica Sicurezza, la responsabilità dell’ordine pubblico e della sicurezza è affidata – sotto la supervisione del Prefetto, organo dipendente dal Ministero dell’Interno – a tali soggetti, non al Sindaco. Al primo cittadino restano invece altre funzioni, non meno importanti, come quella di operare – anche tramite la polizia municipale e altri strumenti di governo locale – per favorire un ambiente capace di affrontare e superare le criticità sociali che spesso incidono sulla qualità della vita nel territorio amministrato. Il tema della sicurezza affascina in modo quasi morboso le cronache giornalistiche, e la polemica politica spesso lo cavalca in modo scomposto. È necessario che ciascuno si assuma le proprie responsabilità, a partire da chi governa i ministeri nazionali, garantendo dotazioni organiche adeguate alle forze di pubblica sicurezza”, continua Ferdani.
“Non ci interessa, né condividiamo, un approccio del tipo ‘Strade Sicure’, che prevede l’impiego dell’esercito nelle piazze. Riteniamo invece essenziale che il territorio possa contare su un’adeguata copertura organica nei commissariati. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, al 31 dicembre 2024 le carenze organiche complessive della Polizia di Stato ammontavano a 11.340 unità, pari al 10% della dotazione prevista per legge (109.271 unità contro una forza effettiva di 97.931). E non risulta che la provincia di Pisa sia esente da questa criticità. Per quanto riguarda l’Arma dei Carabinieri, mancano dati certi. Sappiamo, da fonti giornalistiche, che ci sono state alcune immissioni a inizio anno, ma non siamo in grado di valutarne l’effettivo impatto operativo sul territorio. Ci interessa soprattutto comprendere in che modo, in maniera continuativa e strutturale, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza – più volte invocato – dia risposte concrete e coerenti, affinché i cittadini si sentano e siano realmente più tutelati”, spiega Ferdani.
“Riteniamo fondamentale che la presenza delle forze dell’ordine sia percepita come un elemento di vicinanza ai cittadini, in netta contrapposizione con quanto previsto dal cosiddetto ‘Decreto Sicurezza’, rispetto al quale esprimiamo la nostra più profonda contrarietà. Una presenza certa e continuativa delle forze dell’ordine, in stretta sinergia con la polizia municipale, deve rappresentare un pilastro della garanzia di sicurezza e legalità. Soprattutto, auspichiamo che il lavoro si concentri sulla prevenzione del crimine organizzato e della microcriminalità, spesso legata a condizioni di disagio sociale. In questo ambito, è fondamentale la conoscenza diretta del territorio, a cui devono contribuire le strutture sanitarie, gli operatori sociali, il mondo del no profit, insieme a tutte le misure che la pubblica amministrazione locale può mettere in campo. Si tratta di un lavoro capillare e continuativo, che deve intervenire dove emergono le criticità, con azioni mirate, soprattutto sul fronte della prevenzione sociale e nei luoghi in cui si manifestano segnali di fragilità o degrado”, continua Ferdani.
“L’istituzione dei vigili di quartiere, figure di riferimento per i cittadini in difficoltà e strumenti per una conoscenza diretta delle dinamiche locali, potrebbe rappresentare un elemento centrale di una politica seria di sicurezza e legalità. Questa figura dovrebbe operare non solo durante l’apertura degli esercizi commerciali, ma anche in altri momenti e contesti sensibili, come i plessi scolastici, le strutture sociosanitarie o le frazioni, garantendo così una maggiore tranquillità sociale. Il monitoraggio costante di chi vive e lavora nei vari quadranti della città è essenziale per orientare le misure dell’amministrazione comunale. Questo contribuirebbe a contrastare sul nascere fenomeni come il lavoro nero, lo spaccio di droga, la presenza di persone ‘invisibili’ ai margini della società, o episodi di bullismo e violenza tra i giovani”, sottolinea Ferdani.
“Il tema è complesso, ma la politica ha il dovere di affrontarlo con serietà e lungimiranza. Tutto questo richiede investimenti continui e trasversali, anche sul piano educativo, affinché legalità, cura della comunità, partecipazione civica e interesse per il bene comune diventino valori condivisi e strumenti concreti per migliorare l’oggi e costruire un domani migliore per tutta la collettività”, conclude Ferdani. Fonte: Comunicato stampa Gianni Ferdani, Segretario Circolo Sinistra Italiana Valdera Valdicecina.