Bocciata la mozione di Fratelli d’Italia: nessuno spazio pubblico per ricordare Sergio Ramelli.
Il consiglio comunale ha bocciato la mozione presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia per l’intitolazione di uno spazio pubblico alla memoria di Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù aggredito a 18 anni con una chiave inglese da un commando di Avanguardia Operaia, e morto dopo 47 giorni di agonia il 29 aprile 1975. Nonostante il Consiglio abbia osservato un minuto di silenzio, la proposta di Fratelli d’Italia è stata respinta.
“Ho apprezzato il minuto di silenzio in aula: è stato un gesto semplice, ma non scontato. Tuttavia, credo sia mancato il coraggio – il coraggio di dire che la memoria di Sergio Ramelli è anche la nostra memoria collettiva. Intitolargli uno spazio non sarebbe stato un atto politico, ma un gesto di giustizia. Con questa bocciatura, l’amministrazione ha dimostrato che quel passato non è ancora condiviso, e che la ferita degli anni di piombo brucia ancora per qualcuno più della voglia di superarla” ha dichiarato il consigliere di FDI Nicolò Stella, primo firmatario della mozione.
A intervenire anche Christian Nannipieri, responsabile di Gioventù Nazionale Pontedera, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia: “Sergio era un ragazzo come tanti di noi. Studiava, faceva sport, amava la vita. Gli hanno spaccato il cranio perché aveva scritto che le Brigate Rosse erano un gruppo terroristico. Lo hanno ucciso per le sue idee. Ricordarlo oggi, cinquant’anni dopo, non vuol dire schierarsi politicamente, ma ribadire che in Italia non si deve più morire per le proprie opinioni.”
Nannipieri ha poi continuato: “Una piazza, una via intitolata a lui, magari proprio al Villaggio Scolastico, sarebbe stato un messaggio forte alle nuove generazioni: mai più odio politico, mai più violenza per le idee. Purtroppo questa amministrazione ha perso la possibilità di compiere un grande gesto di pacificazione. Hanno scelto di non scegliere, e con questo hanno perso tutti”. Fonte: Comunicato FDI Pontedera