PONTEDERA. Firmato ieri sera a Pontedera un protocollo d’intesa finalizzato a dare risposte e soluzioni alle problematiche abitative del territorio.
Il protocollo è stato firmato da Comune di Pontedera, Unione Valdera, Tavola della Pace e della Cooperazione Onlus, associazione “Casa Insieme”, agenzia sociale per la Casa, associazione “Senegal Solidarietà”, associazione “La Pace Onlus”, associazione “G2 Senegalesi di seconda generazione”, associazione “Donne di Pontedera”, associazione “Arturo”, “Porta Aperta”, Progetto Arci Valdera per la mediazione ed il portierato sociale, Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini, Uppi. L’idea è quella di creare un Tavolo operativo in grado di avere un quadro costantemente aggiornato dei dati territoriali relativi al tema dell’abitare, in base ai quali intercettare bandi per finanziamenti di nuove progettualità. Il protocollo deriva dagli attori locali che hanno contribuito a realizzare le attività destinate al territorio della Valdera nell’ambito del progetto nazionale Fami “Cittadini si diventa, Il contributo degli immigrati alla progettazione delle politiche locali” presentato dalla Fondazione Fondaca di Roma e coordinato a livello territoriale dalla Tavola della Pace. La collaborazione si è sviluppata a partire dal lavoro di indagine e di analisi dei bisogni e delle criticità gestito in prima persona dalle principali associazioni di migranti del territorio. Questo lavoro, che è passato attraverso incontri di confronto e di approfondimento, ha messo al centro dell’oggetto specifico progettuale i temi urgenti del diritto alla casa e della qualità dell’abitare, le difficoltà di accesso al mercato privato degli affitti, l’insufficienza di risorse e strumenti a disposizione degli Enti locali per intervenire sul disagio abitativo, la necessità di potenziare gli strumenti per la prevenzione degli sfratti, la richiesta di avere sul territorio punti di riferimento per informazioni, consulenza e tutela.
Questi sono i temi principali su cui si è dibattuto e che accomunano tutta la fascia di popolazione che vive una condizione di difficoltà nell’esercizio del fondamentale diritto alla casa, senza distinzione di nazionalità. Tuttavia, sono state messe a fuoco delle specificità che riguardano i cittadini di origine straniera: la persistenza di forme di pregiudizio che ostacolano l’accesso al mercato privato, la necessità di un lavoro di mediazione culturale per facilitare le relazioni di vicinato e quelle con i proprietari degli alloggi, la questione dell’idoneità alloggiativa. Il protocollo d’intesa risponde alla condivisa necessità di fare in modo che il lavoro avviato possa proseguire nel tempo e strutturarsi in un Tavolo che si riunisca periodicamente, come luogo di confronto e di scambio, e senza escludere la possibilità di sollecitare eventuali iniziative politiche, funzionali alle finalità.
Il Tavolo avrà il compito di elaborare progetti e individuare canali di finanziamento necessari a realizzare le attività programmate, sollecitare eventuali iniziative politiche per rafforzare la capacità operativa e progettuale, proporre interventi di mediazione nelle situazioni di conflitto segnalate. Il Tavolo potrà raccogliere segnalazioni in merito a situazioni di difficoltà o conflitto connesse alla gestione dell’alloggio, ai rapporti fra proprietario e inquilino, alle relazioni di vicinato e di corretta gestione degli spazi comuni e delle corrette regole dell’abitare. Sulle diverse problematiche si potrà richiedere l’intervento delle realtà territoriali coinvolte, ognuna con le proprie competenze, richiedendo qualora necessario il supporto specifico delle associazioni di migranti che metteranno a disposizione personale specificamente formato a tale scopo. Il Tavolo si riunisce ogni tre mesi. Il ruolo di coordinamento è assunto dal Comune di Pontedera, che avrà il compito di convocare le riunioni, redigere l’ordine del giorno e dare impulso allo svolgimento delle attività.
“Nasce uno strumento utile – hanno commentato gli assessori Sonia Luca (politiche abitative) e Carla Cocilova (politiche sociali con diritti di cittadinanza e coesione sociale) del Comune di Pontedera – perchè ci permette di avere il polso della situazione sull’emergenza abitative e sulle problematiche connesse. Il tavolo avrà una funzione operativa e servirà al Comune per meglio impostare le politiche di intervento su questo versante, che così impatta sulla qualità della vita di larga parte di nostri concittadini. Ringraziamo tutti i soggetti pubblici e privati che hanno deciso di metttersi in gioco con noi in questa partita ”.