Dalle dem toscane un messaggio chiaro alle elettrici e agli elettori: “I diritti delle donne sono diritti di tutti, chi non si sente rappresentato ci consideri ancora di salvataggio”.
TOSCANA. Al 25 settembre manca poco più di un mese. In queste settimane, le energia delle dem toscane saranno investite esclusivamente in azioni finalizzate a spiegare che per un’Italia davvero progressista, democratica, europeista, femminista e plurale serve andare a votare e farlo per la formazione politico-culturale di centrosinistra. Mai come questa volta l’appuntamento è con la storia e le dem sono intenzionate a farsi trovare pronte. I presupposti sono chiari: il partito, con parole semplici, deve spiegare a tutte e a tutti che la creazione di nuovi diritti (per le donne e non solo), le battaglie ambientali, quelle per un lavoro più giusto ed equo, per i giovani, per un welfare davvero universale e per una società capace di accogliere e non escludere stanno a sinistra. Nell’opinione delle dem, non ci sono alternative e il rischio è di piombare in anni difficilissimi, in un periodo storico in cui non sono ammessi passi indietro.
“Le donne – ha dichiarato Barbara Frosini, portavoce della Conferenza delle donne democratiche di Pisa- non possono e non devono essere incardinate nella società italiana solo come madri come vuole la destra. Non vogliamo famiglie di serie A e famiglie di serie B. Non vogliamo un Paese in cui la visione delle donne è pressoché identica a quella degli Orban di turno, in cui le donne in pochi anni hanno visto cancellarsi libertà e diritti. Servono politiche trasversali in ottica di genere, che tradotto in lingua non politichese significa portare in ogni curva della politica il punto di vista autonomo delle donne. Un grande valore aggiunto che solo in Toscana ne vede protagoniste migliaia tra iscritte e simpatizzanti e che, in alcuni casi, ha rinvigorito una passione politica sopita da lotte intestine che troppo spesso tengono in ostaggio il dibattito. Questo ci spinge – ha proseguito – a ricordare prima di tutto a noi stesse e poi al partito in generale che non possiamo più sbagliare, non possiamo non dare voce all’astensionismo che, com’è noto, è anche donna. Noi dobbiamo e vogliamo parlare alle donne, principalmente a quello che non si sentono rappresentate dalla politica, e dire loro che una delle novità di questa campagna elettorale siamo proprio noi, le donne della Conferenza, un organismo politico nato da soli due anni ma già capace di elaborare, discutere, denunciare, contaminare le politiche e i programmi del PD. Avere una donna come leader di partito non significa essere un partito femminista. Sono le donne insieme non una sola donna al comando a fare davvero la differenza.
A nome della Conferenza Toscana, oltre ad augurare una buona campagna elettorale a tutti i nostri candidati, facciamo un in bocca al lupo speciale a Ylenia Zambito, Roberta Casini e Anna Graziani, candidate toscane espressione della Conferenza delle donne. Un abbraccio e un ringraziamento sentito, dovuto e dispiaciuto a Susanna Cenni, Lucia Ciampi, Rosa Maria Di Giorgi e Valeria Fedeli: il loro lavoro con e per la Conferenza è stato importante e strategico, averle avute al nostro fianco è stato importantissimo. Grazie anche a Laura Cantini, che per sua volontà non si è ricandidata, per la disponibilità e il lavoro di questi anni. Buona campagna elettorale, infine, alle riconfermate Caterina Bini, Caterina Biti e Martina Nardi. Con loro abbiamo già una pagina scritta, fatta di tante battaglie comuni. Buon vento anche alla nostra segretaria regionale Simona Bonafè che saprà fare sue le istanze della Conferenza e portarle in Parlamento. Grazie infine alle donne e agli uomini che, con gli occhi di tigre e tutto il coraggio che serve, si batteranno in tutti i collegi d’Italia per un Paese davvero più giusto. Adesso, maniche tirate su e lavorare, che di strada ce n’è ancora da fare parecchia, il Paese ha bisogno di vivere un futuro di pace e diritti.”
Fonte: Comunicato Stampa CONFERENZA DONNE DEM