Ad annunciarlo è stato lo staff dell’Associazione Italiana Progeria.
E’ morto Sammy Basso. Aveva 28 anni. Era affetto da progeria, una malattia rara che causa l’invecchiamento precoce anche se non altera la mente. Avrebbe avuto un malore mentre si trovava in un ristorante. Lo staff dell’Associazione Italiana Progeria sui Facebook ha scritto: “Oggi la nostra luce, la nostra guida, si è spenta. Grazie Sammy per averci reso partecipi di questa vita meravigliosa. Ci stringiamo attorno alla famiglia e agli amici nel rispetto del dolore in questo delicato momento di lutto”. Il 7 giugno 2019 ha ricevuto le insegne del Cavalierato dell’Ordine al Merito della Repubblica di cui era stato insignito motu proprio dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il 23 marzo 2021 ha conseguito la laurea magistrale in Molecular Biology all’Università di Padova.
“Profondo cordoglio per la scomparsa di Sammy Basso, un esempio straordinario di coraggio e determinazione. Lo ricordo con affetto per il suo impegno nel sensibilizzare sul tema della progeria, e per l’incredibile energia con cui ha vissuto. È stato un privilegio premiarlo con il Pegaso al Next Generation Fest 2023. La sua luce continuerà a ispirare molti. Un forte abbraccio ai suoi genitori, che la terra ti sia lieve Sammy”, ha scritto su Facebook il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
“Abbiamo appreso della improvvisa scomparsa di Sammy Basso. A luglio 2023 Sammy era stato ospite di una bellissima serata sul palco delle 11Lune a Peccioli grazie a un evento organizzato in collaborazione con Banca Mediolanum. L’amministratore e tutta la comunità di Peccioli si stringono intorno al dolore della famiglia di Sammy. Per ricordarlo ci permettiamo di usare le parole a lui dedicate da Iacopo Melio”, ha scritto il Comune di Peccioli.
“Sammy Basso non era il malato di progeria più longevo al mondo. Sammy Basso era un biologo molecolare e un ricercatore, laureato con lode a Padova. Sammy Basso era un Cavaliere dell’Ordine al Merito per la sua attività appassionata, con la quale, sì, ha ANCHE reso la progeria una malattia più conosciuta nel mondo. Con Sammy Basso avevamo alcune idee diverse, tra queste la sua irremovibile fede in Dio che gli ho sempre invidiato pur non comprendendo come potesse camminare a fianco della “sua” scienza, ma è proprio questo ciò che dovremmo fare tra esseri umani: confrontarci, scambiarci idee e risorse, arricchirci a vicenda mettendoci in continua discussione, sempre con rispetto. Di Sammy Basso ho sempre invidiato e continuerò a invidiare, in senso buono e con affetto, l’estrema intelligenza e la vita piena di cose e di vita. Di certo mancherà tanto, ma continuerà a vivere nell’eredità che ha lasciato e che sono sicuro porterà a grossi risultati, come lui sperava e voleva. Un abbraccio alla famiglia e a chi gli vuol bene“.