Roberto Colaninno è stato un imprenditore e dirigente d’azienda. Aveva compiuto 80 anni il 16 agosto.
Morto a 80 anni l’imprenditore mantovano Roberto Colaninno, uno dei protagonisti della storia economica italiana del dopoguerra. Il suo nome è ricordato per la carriera in Olivetti e soprattutto per la scalata a Telecom e per il successivo rilancio di Piaggio che acquisì nel 2002. Lascia la moglie e due figli, Matteo (imprenditore e politico) e Michele (amministratore delegato della Immsi, la finanziaria di famiglia).
“La vita di Pontedera e quella del marchio Piaggio sono intimamente legate da una storia straordinaria e conosciuta in tutto il mondo. Per questo la morte di Roberto Colaninno, Presidente di Piaggio negli ultimi venti anni, è motivo di cordoglio collettivo per l’intera città“, dice il sindaco di Pontedera Matteo Franconi.
“Durante le occasioni istituzionali in cui abbiamo costruito un rapporto franco e rispettoso della diversità dei ruoli, il Presidente ogni volta rispondeva alle mie sollecitazioni sulla necessaria centralità di Pontedera all’interno delle politiche aziendali affermando che solo la dimensione multinazionale acquisita da Piaggio ha consentito all’azienda di crescere e resistere alle trasformazioni economiche globali consentendo al gruppo di investire nella città in cui è nata“, aggiunge il sindaco.
“Roberto Colaninno credeva che l’impegno sul versante dell’innovazione tecnologica dovesse essere il cuore del progetto di sviluppo anche nel nostro stabilimento: uno strumento indispensabile per cogliere il passaggio, anche culturale, dalle motorizzazioni termiche a quelle elettriche. – continua il sindaco Franconi –Ogni volta che lo sollecitavo a porre massima attenzione alle istanze delle organizzazioni sindacali e alla tutela dei lavoratori, anche quando manifestava punti di vista diversi, non ha mai trattato con sufficienza, fastidio o superficialità i temi; rivendicava le proprie idee da imprenditore ma non denigrava mai le posizioni degli altri”.
“Per Pontedera e per tutta la Toscana – conclude il sindaco di Pontedera – è di valore capitale che l’azienda metalmeccanica italiana più grande del Paese continui a dedicare strategie ed investimenti confermandosi un punto di riferimento per il nostro tessuto economico e produttivo e una leva importante di occupazione stabile. Alla famiglia, ai suoi affetti piu cari e a tutti i collaboratori di Piaggio le più sentite condoglianze“.