I social utilizzano sistemi standardizzati, incuranti dei danni che possono provocare agli eventi culturali e agli artisti coinvolti.
Da oltre un mese la pagina Facebook di “Florence Biennale, Mostra internazionale di arte contemporanea e design“, che si terrà a Firenze dal 23 al 31 ottobre, non è più visibile.
Le opere dell’artista italiana Teresa Letizia Bontà e della spagnola Gloria Marco Munuera, finaliste dell’International Open Call Competition (incentrata sulla femminilità), sono state ritenute non in linea con gli standard di Facebook perché ritraggono dei seni scoperti e da uno cala un goccia di latte.
“Questa censura, figlia degli algoritmi di Facebook che purtroppo hanno sostituito i controlli umani, sta danneggiando pesantemente la mostra, una delle poche in Italia che si è salvata dall’effetto Covid”, lamentano gli organizzatori in una nota.
“Sono un’artista neo mamma – ha affermato Gloria Marco Munuera – che ha creato un’opera inspirandosi al collegamento tra il pianto del proprio neonato e il deflusso di latte che il seno produce come risposta al richiamo del bambino. Trovo offensivo che la piattaforma Facebook abbia malinteso l’immagine della mia opera”.
Foto censurata anche a VTrend con questo articolo. Secondo Facebook, l’articolo violava gli standard su nudo o atti sessuali della community in occasione di: La bellezza femminile sarà al centro del workshop fotografico “Beauty Portraits” che si è svolto a Peccioli, nell’ambito della mostra “Landescape”, domenica 5 settembre.
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Gli standard comunitari di Facebook vietano la pornografia e limitano la visualizzazione della nudità.
Un essere umano sarebbe in grado di riconoscere la differenza, ma non un algoritmo (che processa e filtra in modo automatico le immagini in base al contenuto). Essendo una forma di intelligenza artificiale, vieta anche la visione delle opere d’arte.
V.G.