Tragedia nel carcere di Sollicciano a Firenze.
Un giovane somalo di 28 anni è stato trovato senza vita nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 dicembre all’interno della sua cella nel carcere di Sollicciano a Firenze. Come riporta la stampa locale, l’uomo avrebbe dovuto terminare la sua pena a novembre dell’anno prossimo. L’allarme è stato dato dal suo compagno di cella poco dopo le 4:30. Le cause del decesso rimangono ancora da chiarire.
Riportiamo quando scritto sulla pagina Facebook Popolazione carceraria / Patrie galere:
Il detenuto di origine somala di 28 anni trovato morto nel reparto penale del carcere di Sollicciano “era arrivato a Roma tre mesi fa, una persona tranquillissima che non aveva mai avuto nessun problema”. A dirlo è Giuseppe Fanfani, garante regionale dei detenuti, che due settimane fa aveva visitato l’istituto penitenziario fiorentino. “Ho visto un po’ di celle e confermo che non è umano vivere in quel modo, non ci sono condizioni corrette di detenzione, è una realtà incivile”.
Il giovane, ribadisce il garante dei detenuti di Firenze, Eros Cruccolini, “non era assolutamente attenzionato poiché non aveva mai dato segnale di alcuna problematicità”. Tuttavia, “la situazione nelle carceri è drammatica e lo sarà sempre di più perché con non si fa niente per il sovraffollamento. Sollicciano ha poi l’aggravante della struttura, il ministro Nordio dovrebbe venire a vederla. La prima cosa da fare, però, è quella di ascoltare i detenuti”.
Il 28enne somalo, afferma Emilio Santoro presidente del comitato scientifico dell’associazione Altrodiritto “era uno di quei 100 che avevano fatto ricorso ai magistrati per le condizioni di detenzioni inumane. Poche ore è stato portato via il cadavere per l’autopsia, alla presenza anche di due persone del nostro gruppo”.
Di “carcere allo sbando più totale” parla Eleuterio Grieco, segretario generale regionale Uil Pa polizia penale. “Manca la direttrice, che è in malattia da un mese, non c’è acqua, il riscaldamento va a singhiozzo. Insomma, sembra che il mondo degli ultimi non interessi più a nessuno”.