Il Consiglio dei ministri ha approvato il “decreto ristori bis”, che contiene nuove misure a sostegno di lavoratori e imprese, decise dopo le nuove restrizioni per il Covid in vigore dal 6 novembre e la divisione dell’Italia in diverse aree, a seconda dell’andamento del contagio (la Toscana è in zona gialla, clicca qui).
Sul sito del governo, leggiamo che il nuovo decreto “interviene con un ulteriore stanziamento di risorse, destinato al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori in esse impiegati, nonché con ulteriori misure connesse all’emergenza in corso”. Le misure principali, sempre elencate dal sito del governo, sono le seguenti.
Contributi a fondo perduto
Il comunicato del governo spiega che “è previsto un ampliamento delle categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto” rispetto a quelle previste dal decreto ristori. Aggiunge inoltre che “per alcuni operatori già beneficiari del contributo che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività alla luce delle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato di un ulteriore 50 per cento”. In sostanza, significa che le aziende e i professionisti di alcuni settori che saranno rivelati dal governo riceveranno un ristoro più ingente di circa il 50 per cento. Il contributo sarà erogato seguendo la stessa procedura utilizzata dall’Agenzia delle Entrate in relazione ai contributi previsti dai decreti “Rilancio” e “Ristori”. L’importo del beneficio varierà in funzione del settore di attività dell’esercizio.
Bonus baby sitter e congedo straordinario
Nelle regioni rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado viene previsto un bonus baby sitter da 1.000 euro e, nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, il congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50% della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.
Credito d’imposta sugli affitti commerciali
Anche qui, una misura già presente nei precedenti decreti, ma che in base al “decreto ristori bis” sarà estesa “prevedendo un credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre”.
Istituito un fondo per le Regioni che potrebbero diventare zone rosse
Con il nuovo decreto Ristori bis viene istituito un fondo per compensare le attività delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive, per erogare futuri contributi in modo automatico. Contributi anche per le attività con sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari. Costituzione di un fondo per ristorare con un contributo a fondo perduto le perdite subìte dalle attività economiche che hanno sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari.
Cancellata seconda rata Imu e sospensione tasse
Per i soggetti che esercitano attività economiche fermate è prevista la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti Iva per il mese di novembre. Il “decreto ristori bis” prevede anche nuove misure per la cancellazione – sempre a specifiche condizioni – della seconda rata dell’IMU, per la sospensione dei contributi previdenziali (in modo diverso a seconda che le attività si trovino nelle zone gialle oppure in quelle arancioni e verdi), e per il “rinvio del secondo acconto Ires e Irap per i soggetti a cui si applicano gli Isa [indicatori statistici introdotti dall’Agenzia delle Entrate]”.
Agenzia delle Entrate: bonifici per 968,8 milioni a 211.488 imprese
“Il direttore Ernesto Maria Ruffini ha dato disposizione alle proprie strutture operative di inviare i mandati di pagamento per un importo totale di 964,8 milioni di euro a favore delle 211.488 imprese più colpite dalle misure di contenimento della seconda ondata dell’epidemia Covid-19”. E’ quanto si legge in una nota dell’Agenzia delle Entrate.
Altre misure di sostegno
Il decreto legge prevede anche – in base alla sintesi che ne fa il sito del governo – misure a sostegno del terzo settore, delle filiera agricola, della pesca e della acquacoltura e per il trasporto pubblico locale.