Arriva il commento da parte di Fabiola Toncelli capogruppo del “Gruppo Misto” per quanto riguarda la situazione della Scuola Curtatone e Montanara (leggi qui)
“Dopo il bis, sventiamo il tris!
Di quest’oggi la dolorosa notizia che getta nello sconforto circa 600 studenti con relative famiglie, oltre a un centinaio tra docenti e personale ATA. La scuola media Curtatone e Montanara, unitamente alla primaria Saffi, dovranno trovare ubicazione entro l’inizio dell’anno scolastico in quanto lo storico edificio di Piazza Garibaldi, è stato dichiarato inutilizzabile”.
“Lo scorso anno, in circostanze e tempi simili, stessa infausta sorte era toccata alla scuola dell’infanzia di via Corridoni. Probabilmente ai più, non è noto che le perizie da effettuare sui tre edifici scolastici cittadini sono coeve, hanno un’origine comune e l’inizio delle relative istruttorie è tutt’altro che recente; lo scorso anno gli esiti tristemente noti della prima delle tre, hanno dichiarato l’inagibilità della scuola di via Corridoni, trasferita poi nei locali dell’ex Sporting Club.”
“Continua poi “Duole constatare come la scrivente, in qualità di membro effettivo della commissione scuola, avesse ripetutamente messo in guardia l’amministrazione sulla possibilità che analogo verdetto sarebbe potuto cadere da un giorno all’altro anche sull’altra scuola oggetto di perizia, ovvero l’istituto Curtatone e Montanara che ospitava oltre alla secondaria di primo grado, la scuola primaria Saffi”
“A nostro modesto avviso era perfino soverchio un parere tecnico qualificato, in quanto le caratteristiche strutturali e le carenze di quell’edificio storico ormai obsoleto, risultavano evidenti anche ad occhi meno esperti. Mancano ancora le risultanze della perizia sul terzo edificio scolastico ed il rischio è quello di trovarci l’anno venturo ad affrontare in tempi strettissimi la terza emergenza consecutiva.”
“Quella scuola nella quale oggi Sindaco e Assessore si sono recati indossando il caschetto di sicurezza, ha ospitato fino al mese scorso oltre 600 bambini, i docenti e il personale ATA. Alla luce di questo, con una scuola dell’infanzia, una primaria e una media della nostra città ritenute inagibili senza appello, c’è da ritenersi fortunati a dover affrontare “solo” difficoltà logistiche e non eventi drammatici ai quali non sarebbe stato possibile porre rimedio”
“È accettabile che i nostri figli si rechino quotidianamente in scuole fino al giorno prima che le stesse vengano dichiarate inagibili e non più accessibili se non da addetti ai lavori muniti di caschetto? In questo anno che ha seguito la serrata dell’asilo, coscienti della spada di Damocle che pendeva minacciosa su altri due istituti, non sarebbe stato opportuno iniziare a pensare a delle soluzioni, progettare il futuro, coscienti del fatto che da un giorno all’altro ci sarebbe piovuta addosso l’ampiamente prevedibile sentenza? Possiamo solo immaginare l’impatto in termini economici e di sostenibilità che avrà il dover allestire 23/24 sezioni in tempi record, all’interno di containers, da smantellare tra uno o due anni, surrogati di una scuola la cui sede nemmeno è ipotizzata, nonostante gli estremi lo suggerissero, costringendo l’amministrazione ad agire per l’ennesima volta in fretta, da ultimo e per forza (anzi per legge)!”
“Come opposizione esigiamo da parte dell’amministrazione un maggior coinvolgimento, una concertazione finalizzata a lenire gli effetti di un mancato confronto ab origine, dello svilimento delle commissioni permanenti, chiamate in causa unicamente come atto dovuto laddove vi siano delibere che direttamente le investono nei consigli comunali. A questo punto, poiché indietro non si può tornare, non ci resta che augurare all’amministrazione di imboccare la strada migliore (meno peggio) nell’interesse dei bambini, dei ragazzi, delle famiglie e dei lavoratori; è cosa ovvia che la fretta molto spesso fa perdere la lucidità necessaria a compiere quelle scelte lungimiranti e ben ponderate che la scuola, sotto ogni aspetto, anche quello della sua costruzione ed ubicazione, meriterebbe.”
“Per questo vogliamo esprimere tutta la nostra disponibilità ad una collaborazione costruttiva, che porti a scelte partecipate, attentamente valutate e più possibile condivise. Resta il rammarico per la grande incertezza che avvolge ed investe centinaia di famiglie: almeno questa, se le nostre parole non fossero state lasciate cadere nel vuoto, avremmo potuto evitarla.”