PONTEDERA. Michele Vestri ha intervistato per Radio Cuore il dottor. Fabrizio Niglio, direttore Unità Operativa Complessa Medicina Trasfusionale di Pisa e Livorno.
Noi di VTrend.it riportiamo in esclusiva i passi di questa interessante intervista, che ha come fulcro della conversazione il plasma immune.
“Il plasma è uno strumento in fase di valutazione, ma molto importante. Non si tratta di una cosa di adesso ma, come sappiamo, è già stato utilizzato anche per altre patologie come la Sars o l’ebola” – esordisce così il dottor. Niglio, sostenendo come il plasma sia un ottimo strumento in più per questa complicatissima lotta contro il Covid-19.
Ma come funziona? “All’interno del plasma sono presenti gli anticorpi che noi sfruttiamo per bloccare il virus, questi anticorpi sono diretti verso una proteina particolare, denominata Spike, ed impediscono dunque al virus di entrare nella cellula. In questo modo, non infettando le cellule, muore” – spiega Niglio.
Il dottore passa poi a sottolineare come il plasma sia possibile prenderlo solamente da quei pazienti guariti dal coronavirus e soprattutto nei primi mesi. “Siamo stati molto previdenti, abbiamo raccolto più plasma possibile, sapendo di poterlo poi congelare e conservare anche per un anno. In questo momento stiamo utilizzando quello raccolto nei mesi di marzo e aprile, in piena pandemia, ora però anche questo sta finendo.” Niglio dunque fa un appello: “Invito tutto i pazienti guariti da Covid-19 a venire a donare il plasma il prima possibile.”
La domanda sorge dunque spontanea, chi può donarlo? “Noi facciamo una valutazione pre-donazione, – dice – di quanti anticorpi buoni dispone quel paziente? Ecco, noi valutiamo questo. Tutti coloro che sono risultati positivi al Covid-19 possono venire a donare, poi saremo noi a testarli e quelli con titolo anticorpale alto li prendiamo. Il percorso è abbastanza semplice e prima prendiamo ed utilizziamo il plasma e meglio è.” Tra i donatori si escludono gli over 60, così come le donne che hanno partorito o avuto un’aborto, proprio perchè queste categorie non presenterebbero anticorpi che ad un paziente covid farebbero bene.
L’intervista si conclude gettando un occhio all’attuale situazione presente negli ospedali di Pontedera, Pisa, Livorno e Volterra, in cui lo stesso dottor. Niglio opera. “È un momento in cui dobbiamo tenere la guardia alzata. L’azienda Nord Ovest si sta impegnando molto nella cura ed anche nella prevenzione della malattia. I reparti sono al massimo dell’impegno per seguire quei pazienti, curare il paziente è basilare nel Covid-19 ed intervenire è un punto di forza della Toscana.”
L.C.
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