Con comunicato ufficiale, Belvedere S.p.a rende noto l’esito della sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso nel procedimento avviato dal consigliere Nassar, riguardo alle richiesta di accesso alle carte relative all’opera di ristrutturazione e riqualificazione del Palazzo Senza Tempo.
PECCIOLI – Con comunicato ufficiale, Belvedere S.p.a rende noto l’esito della sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso nel procedimento avviato dal consigliere Nassar riguardo alle carte relative all’opera di ristrutturazione e riqualificazione del Palazzo Senza Tempo.
“Il 28.03.2023 è stata pubblicata la sentenza numero 03157/2023 del Consiglio di Stato sul ricorso numero 1127/2022 presentato dalla nostra azienda nel procedimento avviato a suo tempo dal Consigliere Comunale Magdi Alì Mohamed Nassar. Con soddisfazione la sentenza accoglie il nostro ricorso e dimostra, in via definitiva, come il signor Nassar non possa accedere alla documentazione societaria nelle modalità da lui richieste.
La questione di cui trattasi è peraltro inserita in un contesto più ampio nel quale Nassar, dopo la prima sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana che aveva parzialmente accolto le sue richieste e ci aveva spinto a chiedere un giudizio definitivo al Consiglio di Stato, aveva più volte ed in più contesti sollevato giudizi pesanti sulla gestione.
In particolare con il suo ricorso al Tar chiedeva fosse imposto alla nostra azienda di mostrare le carte relative all’opera di ristrutturazione e riqualificazione del Palazzo Senza Tempo. Oltre alla richiesta di visionare atti di bilanci, nel periodo 31.12.2016 e 31.12.2020, che la società nemmeno possiede non essendo obbligatori per legge.
Come società non siamo mai voluti entrare nel dibattito politico, ma quando siamo stati chiamati direttamente in causa non abbiamo potuto fare a meno, e così faremo in ogni ulteriore occasione che lo rendesse necessario, di difendere l’azienda sulla quale, in più occasioni, Nassar ha sollevato dubbi e avanzato accuse molto pesanti valutando, nel merito di questa vicenda, la nostra scelta come un atto di prevaricazione quando, invece, il Consiglio di Stato ha dimostrato in via definitiva che la nostra era stata assolutamente legittima.
Si ribadisce, dunque, la certezza di operare per il bene dei nostri dipendenti, dei nostri soci e del territorio nel quale si svolge l’attività industriale. Abbiamo per converso fiducia che chi tenti di screditare questo lavoro debba assumerne la responsabilità nelle sedi opportune.
E’un fatto che nel 2021 il consigliere Nassar, per citare uno dei ricorrenti episodi di questo tipo, aveva pubblicato un post sul suo profilo Facebook nel quale definiva Belvedere come “società opaca”, accennava esplicitamente al “rifiuto” di fornire i documenti, al mancato invito dei soci alle assemblee e definiva la nostra azienda come “il braccio economico armato della forza politica di Renzo Macelloni” e “tutto tranne che un presidio di trasparenza e democrazia”.
Per quel post, nel quale screditava e gettava ombre pesanti su Belvedere, è noto che Nassar è stato rinviato a giudizio per diffamazione aggravata. Un elemento in più che dimostra come la scelta di rivolgersi agli organi di giustizia in via sistematica e di gettare ombre su aziende e persone gli si stia ritorcendo contro”.