È uno degli effetti della recessione demografica che su base nazionale registra un crollo di 3 milioni di unità. Confcommercio Pisa: “Formazione e occupazione le parole chiave”.
Sono 12mila i potenziali lavoratori che Pisa potrebbe perdere nei prossimi 10 anni. Secondo lo studio della Cgia di Mestre su dati Istat sulle prospettive occupazionali, dal 2024 al 2034 la platea delle persone in età lavorativa, dai 15 ai 64 anni, è destinata a diminuire di 3 milioni di unità (-8,1%).
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“L’emergenza lavoro con cui le imprese stanno già facendo i conti purtroppo si aggraverà ulteriormente nei prossimi 10 anni – afferma con preoccupazione il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi – A causa della recessione demografica, in Italia tra il 2014 e il 2023 la popolazione in età lavorativa è scesa dell’1,4% e le nuove previsioni ci dicono che il fenomeno è destinato ad accentuarsi. Da qui al 2034 le imprese della provincia di Pisa rischiano di perdere 12.897 potenziali lavoratori, per un -4,93% rispetto al 2024. Un dato decisamente migliore rispetto alla media nazionale (- 8,06%) e regionale (- 6,49%), ma che, se non affrontato adeguatamente, rischia di incidere profondamente sulla tenuta delle piccole e medie imprese, soprattutto sul comparto ricettivo e pubblici esercizi”.
“Per arginare quella che si profila come una vera e propria emorragia e per colmare la sempre più ampia forbice tra domanda e offerta di lavoro, le parole chiave restano formazione e occupazione – ribadisce il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli – Per invertire la tendenza servirebbero ulteriori investimenti in una formazione professionale e in un orientamento scolastico sempre più attenti e ricettivi ai fabbisogni delle imprese”.
“Oltre alle opportunità di formazione gratuita, proprio per rispondere a questa perdurante emergenza abbiamo messo a disposizione delle pmi del territorio la nostra Agenzia per il lavoro di Confcommercio Pisa e Livorno, proprio con l’obiettivo di offrire servizi di consulenza finalizzati all’individuazione delle risorse più idonee da inserire in azienda, dalla ricerca e selezione del personale all’orientamento, dalla ricollocazione professionale all’accompagnamento al lavoro dei più giovani. Molte delle realtà che attraversano maggiore difficoltà nel trovare personale sono piccole e medie imprese, o comunque aziende a carattere familiare, e non dimentichiamo che per questi imprenditori la forza lavoro è determinante per portare avanti la propria attività”.