PISA. Confcommercio è in parte soddisfatta per gli indennizzi che la Regione a breve delibererà a favore dei pubblici esercizi.
“Il bonus per bar e ristoranti è un primo passo importante, ma adesso è urgente sostenere allo stessi modo tutte le altre categorie di imprese in grande difficoltà”. Confcommercio Provincia di Pisa per bocca della presidente Federica Grassini e del direttore Federico Pieragnoli esprimono soddisfazione per gli indennizzi che la regione Toscana si appresta a deliberare a favore dei pubblici esercizi: “Ci fa piacere che la regione abbia attinto risorse statali per sostenere economicamente bar e ristoranti, ascoltando finalmente quelle che erano le nostre istanze, anche se il metodo di erogazione è ancora confuso” – ammettono i vertici di Confcommercio – “adesso però dobbiamo risolutamente evitare il collasso per tutte le altre imprese che hanno sofferto quanto e in alcuni casi anche di più dei pubblici esercizi. Nell’ultimo trimestre i consumi sono crollati e a novembre fanno registrare un tonfo del -16% a causa della contrazione della domanda nel comparto dei servizi, del commercio al dettaglio e del turismo che si appresta a chiudere l’intero 2020 con cali che superano l’80% dei fatturati”.
“La tenuta del sistema non solo economico, ma anche sociale è a rischio” – ammette la presidente Grassini: “I consumi sono precipitati ai livelli della metà degli anni ’90 e purtroppo, previsioni prudenti, ci dicono che perderà il posto il 10% della forza lavoro fino ad oggi impiegata. Nel solo settore moda sono oltre 115 mila i negozi che hanno subito un drastico calo delle vendite con cali dei fatturati ampiamente superiori al 50% per una perdita complessiva di 20 miliardi, la chiusura di 20 mila negozi, e inevitabili ricadute sull’occupazione di almeno 50 mila addetti. Per questo la regione Toscana ha l’obbligo di intervenire e sostenere al massimo tutte quelle attività che in questi mesi, chiuse o non chiuse, sono state danneggiate pesantemente. L’assurdo è che ci siamo visti arrivare le cartelle delle tasse da metà ottobre da pagare entro la fine di novembre, tasse sui rifiuti, sulla pubblicità, sulla Cosap, acconti vari, a testimonianza dello scollamento e disinteresse totale della classe politica rispetto alle esigenze e alle difficoltà oggettive delle imprese che sono sull’orlo del fallimento”.
“Gran parte dei comuni stanno facendo la loro parte, e dalla Regione ci aspettiamo interventi tempestivi e straordinari a sostegno delle imprese in sofferenza e delle migliaia di lavoratori che rischiano il posto” – aggiunge il direttore Pieragnoli che conclude: “Le 23 mila imprese del terziario della provincia di Pisa, che nel 2019 hanno prodotto 9 miliardi di Pil e hanno garantito occupazione per oltre 75 mila persone esigono risposte immediate che il presidente Giani e la sua giunta non possono in alcun modo eludere o ignorare”.