TOSCANA. A rischio disimpegno 15 milioni di euro in Toscana dei fondi comunitari resi disponibili per l’agricoltura per il periodo 2014-2020 con il rischio concreto di far perdere importanti contributi pubblici se non verranno spesi entro il 31 dicembre 2020.
E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Toscana, sulla base dello stato di avanzamento dei Piani europei di Sviluppo Rurale 2014-2020, al mese di ottobre 2020, nel corso dell’incontro con l’assessore regionale all’Agroalimentare, Stefania Saccardi.
“Si tratta di un rischio che l’agricoltura toscana non può permettersi di correre in un momento di grave emergenza economica ed occupazionale dovuta alla pandemia Covid che, con le difficoltà delle esportazioni e la chiusura dei ristoranti, ha travolto a cascata le principali filiere agroalimentari”, ha denunciato Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana.
Tra le motivazioni del ritardo – denuncia la Coldiretti – c’è soprattutto l’eccesso di burocrazia. Il risultato – rileva la Coldiretti – è il rischio concreto della perdita di importanti risorse che possono essere finalizzate tra l’altro all’ammodernamento delle imprese agricole, ai progetti di filiera, al biologico, alla difesa della biodiversita’, alla forestazione e all’insediamento dei giovani agricoltori in un momento in cui cresce l’attrattività della campagna e si riducono le opportunità di lavoro nelle città.
“Siamo di fronte ad un pericolo che anche la Toscana non si può permettere di fronte all’Unione Europea e soprattutto alle imprese che in molti casi stanno lottando per la loro sopravvivenza in un periodo critico come quello attuale – conclude Filippi – quando occorre una decisa inversione di tendenza per recuperare risorse preziose ma anche per non ripetere gli stessi errori per i progetti del Recovery fund su cui anche la Regione Toscana sta dando il suo contributo”.
O.R.