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giovedì 2 Maggio 2024

Cionini a Capannoli: “Io sindaca per cambiare una politica che non ci è piaciuta”

18:31

La candidata a sindaco del PD, Barbara Cionini, si è presentata in piazza del Popolo a Capannoli difronte a un nutrito pubblico di cittadini e sostenitori in occasione della campagna elettorale: di seguito l’intervista rilasciata a VTrend.it.

8 e 9 giugno ci saranno le Amministrative in Valdera, hai già deciso per chi votare?

  • Sì, ho già deciso per chi voterò (60%, 741 Votes)
  • No, non ho ancora deciso (26%, 319 Votes)
  • Non andrò a votare (10%, 129 Votes)
  • Voterò scheda bianca (3%, 41 Votes)

Voti totali: 1.230

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CAPANNOLI – La candidata a sindaco del PD, Barbara Cionini, si è presentata in piazza del Popolo a Capannoli difronte a un nutrito pubblico di cittadini e sostenitori in occasione della campagna elettorale: di seguito l’intervista rilasciata a VTrend.it.

Foto: VTrend

 

  • Cionini, come nasce la tua candidatura? Era già in programma alle scorse amministrative?

“Assolutamente no. Ho sempre fatto parte del PD che cinque anni fa aveva già la sua candidata per il secondo mandato (Arianna Cecchini ndr): in questi anni ho semplicemente lavorato per il mio partito come ho sempre fatto. Per queste amministrative il partito ha invece negato all’attuale sindaca il terzo mandato che era previsto da statuto, poi la coalizione PD, Partito Socialista e Sinistra Italiana mi ha chiesto la disponibilità alla candidatura e io ho accettato”.

  • Pensi che potrà esserci una ricucitura con l’altra parte del Centro-Sinistra?

Da parte mia il dialogo non è mai terminato, sulla questione vedo invece molto più rigida l’altra parte: il comportamento non è stato allineato a un senso di unione.”

  • Ti presenti con punti importanti per il paese: quali sarebbero i primi interventi in caso di vittoria?

I punti fondamentali del mio programma sono tre, e non è un segreto: politiche giovanili, associazionismo e reti dei comuni confinanti perché Capannoli non resti isolato dal resto della Valdera. Faremo reti con chiunque sia disponibile: i servizi costano molto, la qualità necessità di grandi investimenti per questo collaborazioni attraverso protocolli e convenzioni con altri comuni saranno senza dubbio vantaggiose. Questo sarà il punto di discontinuità con la precedente amministrazione, arroccata solo su un Capannoli centrico.”

Foto da: social Barbara Cionini

  • Quali differenze avrà la sua eventuale amministrazione rispetto alla precedente?

Sicuramente un diverso rapporto con il territorio. La precedente amministrazione non ha ascoltato cittadini e associazioni, non è andata incontro alle loro esigenze.”

  • Guardando gli avversari, c’è qualcuno che temi maggiormente?

Nessuno. Se la sfida sarà trasparente e corretta, noi giocheremo la nostra partita e gli avversari la loro: poi decideranno i cittadini.”

  • Rivolgendoti ai cittadini, perché dovresti diventare sindaca di Capannoli?

Perché insieme ai capannolesi potremmo cambiare una politica che non ci è piaciuta dal punto di vista dei partiti e dei cittadini. Perseguiremo una maggior trasparenza: rivendico tra l’altro la battaglia social contro i profili falsi che qualcun altro si è voluto intestare, confrontiamoci sui temi e sulle idee e non certo sulle questioni legate a Facebook.”

Questo il discorso di presentazione di Barbara Cionini agli elettori:

“Grazie.
Grazie è la mia prima parola ufficiale da candidata.
Grazie è la mia prima parola oggi.
Grazie a chi ci ha fatto arrivare fin qui: ci sono state riunioni, discussioni, un conflitto che ci ha messo al centro dell’attenzione della politica della provincia e anche della regione come mai prima. Ma oggi siamo qui a festeggiare!

Insieme abbiamo condiviso un percorso che è stato emozionante, coraggioso, una svolta.
Un partito come il nostro, come il PD di Capannoli, non è una nave con un comandante imposto dall’alto.
Un partito è una nave con un comandante che ad ogni viaggio deve riporre il comando in mano ai propri marinai e dare a loro la scelta.
Insieme abbiamo deciso di cambiare chi da troppo tempo teneva il timone in mano in maniera prepotente e solitaria,
senza ascoltare nessuno.
Insieme sono stata scelta per tenere il timone di questa nave, e il motivo per cui ho accettato è proprio perché da subito mi è stato chiaro che avremo navigato e deciso la rotta insieme.
Oggi siamo qui, compagni del PD, di Sinistra Italiana e del Partito socialista,
a presentare il nostro simbolo che contiene tutte le nostre ragioni, la nostra sensibilità, il sentimento del nostro agire. Perché abbiamo scelto NOI PER?
Perché lo slogan: CAMBIAMO INSIEME? Il noi è da grammatica la prima persona plurale.
Il noi è il soggetto collettivo, e come tale è frutto di una costruzione che richiede tempo. Il noi ha una storia. Pensate a quando per la prima volta una coppia si trova a parlare e uno dei due usa il pronome noi.
È un’emozione, un momento che genera sorpresa e a volte commozione. È il momento ufficiale che segna la nascita di un sentimento.
Una coppia che dice noi è una coppia che si è scelta, ma anche che si è costruita.
È una coppia che inizia a esistere.
Con oggi si chiude il percorso di creazione del NOI e si inaugura quello dell’agire insieme.
Abbiamo scelto il colore rosso. il colore della passione e della nostra appartenenza politica.
Abbiamo scelto tre hashtag, avere #cura di tutti, #pensare differente e #scegli. Perché questa comunità ha bisogno di cura e di essere ascoltata.
Ci presentiamo compatti come coalizione affinché quel “Cambiamo insieme” sia veramente il nostro manifesto politico. Noi esistiamo e vogliamo cambiare. Vogliamo cambiare insieme e passare da una politica individualista a una politica collettiva, da una leadership
autoritaria a una leadership democratica, da un comune chiuso nelle sue logiche strette e provinciali a un Comune aperto al dialogo con i comuni vicini.
Abbiamo creato gruppi di lavoro che stanno costruendo il programma elettorale che presenteremo nelle prossime settimane.
Sarà una riflessione seria, sui bisogni reali e concreti della nostra comunità.
Apro una piccola parentesi: chi ha creato profili falsi per denigraci, non ha proprio compreso la realtà di un gruppo politico che conosce i Capannolesi e i Santopietrini, conosce le persone… e non si lascia trarre in inganno da mosse tanto scorrette quanto ridicole.
Dal nostro programma, tre sono i valori condivisi che mi sento di valorizzare fin da subito:
•Parleremo di politiche giovanili, di spazi di aggregazione per gli adolescenti e dell’opportunità di creare un doposcuola per i più piccoli che sia di aiuto alle famiglie. Personalmente, mi preme molto far tornare protagonista uno
spazio come la biblioteca come luogo da vivere. Magari da rendere anche un luogo di ascolto per il disagio psicologico che dopo la pandemia ha reso le ultime generazioni più fragili, e ha messo in difficoltà i genitori e gli educatori.
•Parleremo della nostra visione di Capannoli: il nostro comune deve ritornare a essere la cerniera della Valdera: un posto dove è bello abitare e stare perché non ci sono i servizi di una grande città, ma c’è la tranquillità del paese e è facile arrivare a tutto, un posto comodo per le famiglie, per i ragazzi, per i commercianti, per gli studenti.
•Parleremo dell’importanza culturale e sociale della vita associativa: ho ascoltato tante associazioni in questo periodo, ci prenderemo cura di questo tessuto. Non ci sono associazioni di serie A e associazioni di serie B. Tutte le associazioni
esistenti, e anche quelle che nasceranno devono trovare in Comune le porte aperte.
Due – e dico due – parole sui nostri avversari.
Le differenze sono evidenti:
– una lista punta sull’esperienza, solo sulle cose fatte: propone come nuovi candidati gli ex-assessori, la candidata
sindaca propone se stessa “donna di esperienza” ma non si rende conto che la persona, fuori da un progetto
politico, perde il novanta per cento del suo valore.
– l’altra punta sulla novità, come se l’inesperienza potesse essere esibita come un attestato di valore! Per di più, senza portare contenuti credibili: anche se lei ama ripeterlo spesso, il nostro comune non ha una vocazione turistica e non sarà ripetendolo spesso che la creerà.
Il nostro gruppo, questa coalizione, nuova per alcuni aspetti, antica per altri non ha bisogno di puntare su nulla.
Siamo qui a raccontarci, pronti ad ascoltare. Siamo politica vissuta e società civile insieme: nessuno è politico di professione, tra di noi ci sono persone che si affacciano per la prima volta a una campagna elettorale e persone che ne hanno vissute mille
Siamo la fusione tra tradizione e innovazione, dedizione e competenza, passione e coraggio.
Abbiamo radici e ali. È questo tutto quello che ci serve. La mia sintesi è questa e so che mi troverete tutti d’accordo:
“Quando la normalità è il problema, cambiare è la soluzione.”
La responsabilità del cambiamento è di tutti, è collettiva,
delle nostre comunità, dei Capannolesi e dei Santopietrini!
Vogliamo diventare il governo di tutti e per farlo abbiamo bisogno di tutti.
Dobbiamo impegnarci per diffondere il nostro messaggio e far crescere il nostro NOI.
Senza urlare. Senza trucchi.
In maniera sincera e autentica… come le persone che siamo! La nave è la stessa ma è cambiato il capitano, e con il capitano è cambiato il gruppo e la rotta.
Elly Schlein ha detto “Non ci hanno visti arrivare!” …. Ecco, noi CI HANNO VISTI ARRIVARE!
Non ci hanno creduto fino alla fine, non ci credeva nessuno che avremo cambiato. ma adesso ci hanno visti arrivare, ci vedono arrivare e si comincia da qui a cambiare insieme.
Grazie a tutti!”
© Riproduzione Riservata.
Martina Crecchi

 

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