A Chianni le bambine e i bambini iscritti alla Scuola dell’Infanzia non hanno ritrovato la loro scuola, magari hanno visto sorelle e fratelli rientrare e loro sono rimasti a casa. Questo, quanto si riporta in un comunicato stampa dell’amministrazione comunale di Chianni.
“Questa è la situazione della giornata di oggi che sarebbe dovuta essere una giornata di allegria e ripartenza per i bimbi di Chianni come per tutti gli altri nella Toscana. Ma così non è stato, nessuno si è occupato di far aprire la nostra scuola. Anzi, visto il tragico risultato, sembra proprio che l’obiettivo fosse quello: chiudere”.
“Sono affermazioni gravi, importanti – si riporta nel documento stampa del comune di Chianni – ma sicuramente lo svolgersi dei fatti ci dà ragione. In funzione delle sole 9 iscrizioni (su 15 bambini) avvenute lo scorso gennaio per l’anno 2022/2023, il provveditore ha visto bene a primavera di togliere la sezione infanzia a Chianni. Da lì, subito la mobilitazione dell’Amministrazione con riunioni, incontri, appelli e opere di convincimento verso i genitori che avevano, per esigenze varie, deciso di iscrivere i loro bambini in altri paesi vicini. Siamo riusciti ad arrivare a 11 bambini per il ripensamento di due famiglie”.
“L’istituto comprensivo, a seguito delle nostre pressioni, aveva proposto di utilizzare delle ore a disposizione di ciascun istituto (25 ore) per coprire almeno la mattina, il resto della giornata sarebbe stato integrato dalla disponibilità economica dal bilancio comunale. Una prospettiva non ottimale ma in questo modo l’asilo avrebbe riaperto Sotto consiglio e appoggio di personale provinciale, al fine di richiedere la nostra sezione, abbiamo raccolto le dichiarazioni scritte dei genitori sulla disponibilità a frequentare la scuola di Chianni”.
“Ancora una volta – si riporta nel docuemtno stampa – si è cercato di sensibilizzare i genitori per aumentare il numero degli iscritti. Il numero è rimasto ad 11. Ad agosto il provveditore, che nel frattempo era cambiato, non ha ritenuto possibile, visto il numero, di ripristinare la sezione. L’unica possibilità rimaneva il contributo delle 25 ore”.
“Nel frattempo le ore erano diventate 15, integrato con il contributo economico maggiore da parte del Comune. Questi gli accordi presi in Conferenza educativa il giorno 8 Settembre, salvo poi definire i dettagli tecnici telefonicamente il giorno successivo”.
“Il 9 Settembre per motivi legati alla sicurezza e alla regolarità della soluzione, l’Istituto ci ha comunicato (dopo aver valutato a mente fredda…) che non avrebbe fornito alcuna insegnante e che l’unica soluzione è istituire un asilo comunale, abbandonando i bambini e le loro famiglie senza comunicazioni ufficiali, senza soluzioni alternative”.
“Come Comune, ci siamo attivati per organizzare il trasporto (gratuito) presso la scuola dell’Infanzia prescelta. Vogliamo fortemente riaprire, capire i tempi e i modi per farlo; aprire un asilo comunale che non sia vittima dei ricatti (da capire se politici o meno) delle istituzioni che ci circondano. Tutti, a tutti i livelli hanno (a questo punto) finto di sostenere la nostra lotta per portarci verso un cappio da cui non è stato possibile trovare una via di uscita”.
“Avremmo potuto organizzarci con la costituzione di una scuola Comunale, ci sarebbero stati tempi e modi. Ma purtroppo non è andata così: ora non possiamo assolutamente fermarci. Non servirà ad aprire oggi il nostro asilo ma è nostra intenzione portare all’attenzione di tutti gli organi possibili, che sia la stampa o il Ministero o chiunque altro, il trattamento irresponsabile che abbiamo ricevuto. Deplorevole il comportamento di chi specula politicamente sul nostro operato quando abbiamo sempre dedicato tanto alla scuola, alla formazione e ai nostri ragazzi”. Conclude il documento diffuso dall’amministrazione comunale di Chianni.