CASCINA. Polemica da parte del Partito Democratico di Cascina che sulla sua pagina facebook ha attaccato l’eurodeputata (e candidata alla presidenza della Regione Toscana) Susanna Ceccardi perché sua figlia ha avuto accesso all’asilo comunale Aquilone.
La vicenda si è spostata poi sul gruppo Facebook “Sei di Cascina se…” in cui un utente ha pubblicato la graduatoria dei posti all’asilo Aquilone (disponibile online sul sito del comune di Cascina) con questo commento: “Esperienza personale. Per entrare al nido comunale devi avere un sacco di punti. Io riuscii solo con mio padre morente, due genitori a lavoro e un ISEE sotto i 7mila. Poi c’è chi entra così, aspetto chiarimenti da Leonardo Cosentini su come una madre che guadagna 20mila euro al mese, abbia due nonni abili e un marito con un lavoro ben stipendiato possa essere in questa graduatoria. Chiedo per amici…”
La candidata alla presidenza della Regione Toscana, Susanna Ceccardi ha pubblicato una lunga replica su Facebook clicca qui per leggerla integralmente.
Ceccardi dichiara: “Sono stata accusata di aver scelto l’asilo nido comunale l’Aquilone di Cascina per mia figlia. Mia figlia ha 9 mesi, io sono all’estero quattro giorni a settimana ed è capitato che non la vedessi anche per 15 giorni di fila. Ho ricominciato a lavorare a tre settimane dal parto. Andrea è un pendolare, lavora a Firenze e sta terminando congedi e ferie per potersi prendere cura della bimba. Ho fatto domanda per il nido l’Aquilone perché è l’unico asilo comunale a gestione diretta del comune, conosco la professionalità delle insegnanti e mi faceva piacere dare questa offerta formativa a mia figlia. Ho ragionato semplicemente da genitore e non da politica, e ho fatto domanda. Non guadagno 20mila euro il mese, come qualcuno vorrebbe far credere ma guadagno comunque abbastanza, infatti all’asilo comunale avrei pagato RETTA PIENA non avendo diritto ad alcun contributo”.
“Mandare i bambini all’asilo nido- continua Ceccardi– è un diritto di tutti, trovo molto squallida questa polemica e gli uffici hanno semplicemente compilato l’istruttoria attribuendo a mia figlia il punteggio che le spetta, un punteggio alto dovuto al fatto che ha una madre che lavora all’estero e un padre che fa il pendolare”.
Ceccardi fa sapere di aver ritirato la figlia Kinzica dall’asilo nido comunale: “Dopo queste polemiche abbiamo deciso di ritirarla da quell’asilo. Perché non vorrei mai che venisse additata, falsamente, come ‘la figlia di’ che ha ottenuto privilegi. In questo caso forse le abbiamo tolto il diritto di andare all’asilo scelto dai suoi genitori, seguendo le regole della graduatoria che valgono in tutti i comuni. Ne sceglierò uno privato. L’offerta educativa è ottima anche nei nidi privati nel nostro comune”.
Ceccardi conclude: “Evitate di usare una neonata per le vostre invettive politiche cariche d’odio. Prendetevela con me, che ho le spalle larghe”.