CASCINA. E’ avvenuta la cerimonia di consegna delle borse di studio ‘Sara Taddei‘ alla presenza del presidente del consiglio regionale Mazzeo, del presidente della Provincia Angori, del sindaco Betti e dell’assessore Loconsole.
“Voi siete il futuro e il presente della nostra comunità, vi aiuteremo a rincorrere quei sogni che purtroppo Sara non ha potuto inseguire“: con questo messaggio di speranza e di augurio, il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo ha chiuso la cerimonia di consegna delle borse di studio ‘Sara Taddei’, andata in scena nella sala del consiglio comunale di Cascina.
Sara Taddei era una studentessa iscritta al 1° anno dell’Istituto Pesenti di Cascina. Il 26 maggio del 1997 perse la vita tragicamente dopo un incidente stradale. Da quel giorno, ogni anno, la sua famiglia eroga una borsa di studio ai due migliori studenti del primo anno, valutando i voti ottenuti nel passaggio dalle medie alle superiori e quelli ottenuti durante il primo anno.
“Ho vissuto questa cerimonia per 4 anni da professore – ha ricordato il sindaco Michelangelo Betti – e sono felice che oggi la premiazione si sia tenuta nella sala del consiglio comunale. Questo momento unisce sentimenti diversi, che vanno dal ricordo di un evento tragico al riconoscimento dell’impegno dei ragazzi“.
“Questa non è solo una borsa di studio, ma un messaggio di ripartenza, come quella fatta dai familiari di Sara subito dopo il tragico evento. Tutti noi in questo anno di pandemia abbiamo perduto un familiare, un amico, un conoscente: è stato difficile scegliere tra la salute e le saracinesche chiuse, ma abbiamo provato a ristorare tutti. Non voi ragazzi e di questo mi scuso: avete perso la socialità, gli sguardi, i primi amori. Quell’anno chiusi in casa non è stato facile per nessuno, a maggior ragione per voi. Però voglio dirvi che stiamo uscendo, con fatica, da questa situazione, perché la scienza sta vincendo. In ogni scelta che farete dovrete avere dei capisaldi, e una di questa è la scienza: siete stati responsabili, avete capito l’importanza del vaccino. Mi auguro che un giorno qua al tavolo delle istituzioni possiate esserci voi”, dice Antonio Mazzeo.
Alla pandemia ha fatto riferimento anche il padre di Sara, Marco Taddei: “Ho voluto che la cerimonia fosse fatta in una sede istituzionale come forma di ripartenza. Mi premeva ripartire da qui, da una situazione che purtroppo non è ancora finita e da operatore sanitario vi dico di vaccinarvi: per 11 mesi in reparto Covid abbiamo visto di tutto. La premiazione vuole sì ricordare mia figlia, ma anche incentivare i ragazzi del Pesenti a fare sempre meglio. Partire bene, avere un incentivo a fare ancora meglio per fare anche da traino agli altri e riuscire a fare gioco di squadra“.
“Quest’anno il premio è andato a due studenti del Liceo Scientifico Internazionale: Giuseppe Polito ed Edoardo Carpentiero. Premiare oggi due giovani studenti per i loro brillanti risultati scolastici nel ricordo di una giovane vita improvvisamente interrotta, ci spinge come adulti e ancora di più come istituzioni a raddoppiare il nostro impegno per le giovani generazioni che forse più di ogni altra classe di età sta subendo i problemi generati dalla pandemia. Complimenti a Giuseppe ed Eduardo! La Toscana è orgogliosa di voi!”.