“Un bellissimo dono per tutti i bambini e un esempio perfetto di come la nostra Toscana diffusa fatta di borghi e comunità meravigliose sia un patrimonio che tutto il mondo ci invidia e che dobbiamo sempre di più valorizzare e proteggere“, ha detto Antonio Mazzeo.
Nel cuore di uno dei borghi più piccoli della Toscana si custodisce una tradizione che ogni anno riesce a stupire e scaldare il cuore: una calza da record, lunga oltre 63 metri, interamente lavorata a maglia con più di 220mila giri di ferri.
A realizzarla sono nonne, mamme e anche nipoti del paese, che con dedizione e abilità trascorrono l’anno a lavorare insieme questa gigantesca calza di lana colorata. Un’opera collettiva che cresce anno dopo anno, simbolo del forte senso di comunità che contraddistingue Sant’Ermo e delle tradizioni che continuano a vivere in questo piccolo borgo toscano. La calza non è solo un record, ma un vero dono per i bambini del paese.
Questa iniziativa è anche un’occasione per riflettere sul valore dei borghi e delle comunità toscane, un patrimonio culturale e umano che il mondo ci invidia e che merita di essere valorizzato e protetto. Sant’Ermo, con la sua calza da record, dimostra che, anche nei piccoli centri, la tradizione e il senso di appartenenza possono creare qualcosa di unico e meraviglioso. “Adesso speriamo che la Befana sia generosa e che i bambini di Sant’Ermo siano stati molto bravi, perché riempire una calza così lunga sarà una bella sfida!“, ha scritto il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo, presente a Sant’Ermo.