SANTA MARIA A MONTE. Romano Fogli, uno dei simboli più amati del Bologna e icona dell’ultimo scudetto, se n’è andato all’età di 83 anni.
Romano Folgi si è spento a 83 anni. Consumato da una malattia che negli ultimi tempi gli aveva portato via le energie, insieme alla voglia di andare a vedere i suoi ragazzi al campo di Santa Maria a Monte, dove era nato il 21 gennaio 1938 e dove è sempre vissuto, al netto dei suoi impegni calcistici.
Dopo esser cresciuto nelle giovanili del Torino, vestì la maglia del Bologna per dieci campionati dal 1958 al 1968, per poi concludere la carriera al Milan (vincendo una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale nelle sue due stagioni rossonere) e infine al Catania.
Successivamente Fogli iniziò la sua carriera da allenatore da vice proprio nel club rossoblù (nella stagione del lancio dell’attuale ct azzurro Roberto Mancini), passando poi per diversi club tra cui, Livorno, Siena, e facendo da vice a Trapattoni nella Fiorentina dal 1998 al 2000. Ha ricoperto poi anche il ruolo di direttore generale del Pontedera.
Il messaggio di cordoglio del Bologna, che ha chiesto alla Lega di poter indossare il lutto al braccio e osservare un minuto di silenzio stasera:
“All’età di 83 anni è scomparso questa mattina Romano Fogli. Il Bologna piange uno dei suoi simboli più amati: 344 presenze con la nostra maglia – dodicesimo fra tutti -, rossoblù per più di dieci anni dal 1957 al 1968 e poi anche da allenatore,
prima fonte arretrata del gioco e al contempo uomo di marcatura e appoggio alla regia di Bulgarelli. Romano, che ben presto esordì anche in Nazionale, con il Bologna ha vinto la Mitropa 1961 e lo scudetto del 1964, segnando il memorabile gol del vantaggio nello spareggio con l’Inter e armonizzando col suo tocco di palla da artista la poesia dell’undici tricolore che ogni appassionato rossoblù – e non solo – recita con affetto e ammirazione. Continuò poi a vincere titoli, nella seconda parte di carriera, anche con il Milan.
Tutto il Bologna Fc 1909 ricorda con grande commozione l’amico Romano e partecipa al dolore della famiglia”.