Due corone sono state deposte stamani sabato 18 gennaio, dall’Amministrazione Comunale alle lapidi, a Palazzo Stefanelli e in piazza della Concordia, che ricordano le vittime dei tragici bombardamenti avvenuti nel gennaio 1944, che colpirono la città causando oltre 130 morti e che distrussero case, infrastrutture e fabbriche.
Significativa la presenza degli studenti degli istituti Pacinotti e Fermi, che hanno letto le pagine del diario di Luciano Forte, che racconta quei giorni drammatici. Sono stati esposti anche alcuni pensieri elaborati in classe da parte degli studenti del liceo XXV aprile, sulla drammaticità della guerra ed è stato letto, sempre dai ragazzi, un testo di ricordo dello storico Michele Quirici.
Alla cerimonia hanno preso parte le autorità civili, militari e religiose, le forze di Polizia e numerosi rappresentanti di associazioni del territorio. Nell’intervento istituzionale la vicesindaca Carla Cocilova ha sottolineato che “Ricordare quei momenti e quella tragedia significa ripetere con grande forza che la guerra rappresenta, in ogni circostanza, la vera sconfitta dell’umanità.
La storia deve essere maestra di vita e noi dobbiamo trarre insegnamento da quello che è accaduto. Abbiamo il dovere di ricordare e di coltivare, come facciamo questa mattina, l’esercizio della Memoria. Il ricordo ed il dolore dei nostri caduti devono esserci di stimolo quotidiano per indirizzare ogni singolo sforzo nella costruzione di un futuro di convivenza e di pace.
In questi tempi parlare di pace e convivenza tra i popoli si fa sempre più difficile quando migliaia di civili innocenti sono caduti e continuano a cadere sotto pesanti bombardamenti. Viene da domandarsi spesso cosa serva per scuotere le coscienze.
Quindi, insieme al ricordo per le vittime della nostra città, è opportuno ricordare l’enorme sforzo di ricostruzione fatto dai nostri predecessori, una ricostruzione non solo materiale, ma una ricostruzione anche ideale, che ci ha dato gli strumenti su cui poggia la nostra Costituzione e la nostra democrazia. Tra questi il bellissimo art.11 della nostra Costituzione per cui:
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Nessuno si salva mai da solo ed è per questo che è sempre più necessario che la nostra comunità coltivi l’impegno nella cura della memoria, accompagnato da una continua attualizzazione dei principi che abbiamo ereditato dal sacrificio di molti, perché la guerra e la morte che sempre essa porta con sé, siano sempre il primo grande nemico di ogni tempo e di ogni storia.”