Le aule fredde all’Istituto Superiore Niccolini di Volterra hanno scatenato l’indignazione dei molti studenti che hanno deciso di scioperare in segno di protesta. Sulla questione interviene il consigliere provinciale Paolo Moschi, con comunicato stampa qui riportato in versione integrale.
VOLTERRA – Le aule fredde all’Istituto Superiore Niccolini di Volterra hanno scatenato l’indignazione dei molti studenti che hanno deciso di scioperare in segno di protesta. Sulla questione interviene il consigliere provinciale Paolo Moschi, con comunicato stampa qui riportato in versione integrale.
“Lo “sciopero” di ieri mattina degli studenti (mercoledì 14 febbraio), una forma di protesta forte dovuta alle aule fredde, non è purtroppo una novità per quel che riguarda l’Istituto Superiore Niccolini di Volterra. Ci domandiamo se a febbraio ci possiamo permettere di avere ancora per giorni un riscaldamento che non funziona. Quello che dispiace è lo scarso interesse che la Provincia di Pisa dimostra, ancora una volta, di avere nei confronti delle scuole della Valdicecina.
Inutile dire che ci sentiamo cittadini di serie B. Dopo non aver perso, ma proprio non aver presentato progetti per i bandi PNRR per le scuole superiori di Volterra, alla Provincia avevamo chiesto almeno un impegno maggiore per quel che riguarda le manutenzioni ordinarie, in primis infissi, porte e impianto di riscaldamento del Niccolini. Al che dai consiglieri di maggioranza ci sono giunte rassicurazioni, Santi in primis. Rassicurazioni che si sono dimostrate, alla luce dei fatti, vane.
Minimo l’impegno anche per i trasporti: dopo molte sollecitazioni delle famiglie, e anche nostre, in Consiglio Provinciale, l’unica cosa che è stata fatta è un monitoraggio della stessa azienda su se stessa, la quale ha fatto finta di non vedere. C’è voluto tutto l’impegno degli enti locali per dare una svolta, ma questa è una situazione inaccettabile, a maggior ragione che il bus aggiuntivo da La Rosa a Volterra per gli studenti è slittato ancora di una settimana. A voler pensar male, sembrerebbe esserci un piano per mettere sempre più in difficoltà Volterra e la Val di Cecina, considerate la Cenerentola della Provincia di Pisa.
Noi non ci stiamo, e crediamo che serva una nuova visione di quello che è la Provincia di Pisa, nella totalità della sua estensione. Il diritto allo studio, come da Costituzione, deve essere garantito anche a Volterra, in Valdicecina e per chi dell’Alta Valdera decide di frequentare le nostre scuole. Scuole che sono da sempre considerate di livello alto, ma spesso dimenticate da chi dovrebbe invece prendersene cura.