Perdita dell’udito nell’anziano
Come aiutare una persona cara ad accettarla
A parlarne il Dott.Valerio Putano Bisti, Audioprotesista e Docente all’Università di Pisa , attualmente riveste, inoltre, il ruolo di Presidente CdA Audioprotesisti e Revisore dei Conti Ordine TSRM PSTRP Toscana.
La perdita dell’udito ha sempre ripercussioni serie sulla qualità della vita della persona che ne è colpita, indipendentemente dalla fascia di età di appartenenza.
Nel caso della presbiacusia l’affermazione assume un significato ancor più forte essendo gli anziani più predisposti, rispetto ad altre persone, al rischio di sviluppare depressione o a quello di trovarsi in condizioni di isolamento sociale. Dal punto di vista fisico, inoltre, la perdita dell’udito negli anziani può aumentare il rischio di possibili incidenti domestici come ad esempio le cadute. L’udito, infatti, è un’abilità fondamentale per mantenere un’andatura e una postura stabili, poiché gli stimoli uditivi ci aiutano a localizzarci ed orientarci nello spazio. Per tutti questi fattori, nel momento in cui si captano i primi sintomi della perdita dell’udito nell’anziano, familiari ed eventuali caregiver devono essere pronti a rispondere alla situazione, accompagnando la persona in questione lungo il percorso di accettazione del fisiologico abbassamento della loro capacità di sentire.
Parlare e incoraggiare l’anziano a confidare le sue paure è il primo passo per aiutarlo ad accettare la presbiacusia ed identificare, con l’aiuto di un professionista, la soluzione più appropriata. Il calo dell’udito è un disturbo che può essere trattato ed è importante fissare questo concetto nella mente della persona che ne è colpita. Il secondo passo è accompagnare il proprio caro da un medico specialista che prescriverà un esame audiometrico ed altri test dell’udito specifici per arrivare ad una diagnosi dettagliata, sulla base della quale identificare la terapia di intervento più appropriata. La soluzione più comune al trattamento della presbiacusia prevede l’acquisto di un apparecchio acustico, che sarà facile identificare con il supporto professionale di un tecnico audioprotesista sulla base delle abitudini quotidiane del paziente e delle sue esigenze di ascolto. Con l’aiuto di un professionista dell’udito verranno identificate le protesi più adatte al trattamento della presbiacusia.