Ancora 7 giorni in giallo per la nostra Toscana, dove i dati Rt sono tra i migliori, se non il migliore, d’Italia.
La Toscana resta in giallo. La conferma è giunta nella serata di venerdì, a confermarlo il ministro alla Salute e Istituto superiore di sanità e Regioni. Il fattore che ha permesso alla Toscana di restare in giallo è l’Rt, inferiore a 1, ovvero al 0,98. Considerando che nel monitoraggio vengono rilevati due valori, viene preso in considerazione quello inferiore dei due dati, che sono utilizzati per calcolare la media, il numero da osservare è ancora più basso: 0,93. La pandemia è chiaramente attenuata, in regione, ed anche l’incidenza è la più bassa d’Italia. Gli ospedali dagli ultimi dati forniti non sono particolarmente sotto pressione, numero dei nuovi focolai contenuto.
Giani riporta: “Ho appena parlato con il Ministro Speranza: la Toscana per la terza settimana di fila sarà zona gialla. Siamo una grande comunità, consapevole e attenta al rispetto delle regole come abbiamo ampiamente dimostrato in queste settimane. Adesso continuiamo così, manteniamo la responsabilità che ci appartiene e impegniamoci per diminuire sempre più i contagi. La #ToscanasiCura dipende da ciascuno di noi, forza!”
La zona gialla scatta quando l’indice di trasmissibilità Rt del Covid è inferiore a 1,25. Ecco tutte le regole in vigore in zona gialla:
- coprifuoco dalle 22 alle 5, salvo per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute
- è in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi;
- consentiti invece gli spostamenti anche fuori Regione, purché le Regioni accanto siano nella stessa zona rischio moderato.
- le attività dei servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, sono consentite dalle ore 5.00 fino alle ore 18.00
- il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico
- resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, e sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze
- continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente;
- centri commerciali chiusi nei giorni festivi e pre-festivi, ma rimangono aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole collocati al loro interno
- aperti i negozi al dettaglio fino alle 21
- musei e mostre chiusi;
- piscine, palestre, teatri, cinema chiusi. Restano aperti i centri sportivi;
- corner per giochi e bingo in bar e tabaccherie chiusi.
- didattica a distanza al 100% per tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, cioè per le scuole superiori, che oggi, almeno al 50%, seguivano in presenza; chiuse le università;
- capienza dei mezzi pubblici dimezzata (al 50%).