La sua auto aveva colpito la colonna di rifornimento multiplo diesel/benzina del distributore, sulla Fi-Pi-Li, tra Lastra a Signa e Ginestra Fiorentina.
Una storia a lieto fine. Vi ricordate l’incidente di martedì 8 ottobre sulla Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno presso l’area di servizio tra Lastra a Signa e Ginestra Fiorentina? Intorno alle 14:30, un’auto aveva colpito la colonna di rifornimento multiplo diesel/benzina del distributore. I Vigili del Fuoco giunti sul posto aveva messo in sicurezza l’auto e la pompa di benzina. E la conducente come sta? E’ rimasta incredibilmente illesa.
Raggiunta dai microfoni di VTrend.it, Altea Giani, 27 anni, praticante avvocato di Ponsacco, ha raccontato quegli attimi di paura. “Stavo tornando a casa da Firenze verso Pisa, avrò fatto 60/70 chilometri orari, non di più perché la strada era bagnata. Ad un certo punto mi è sembrato di avere il sapone sotto gli pneumatici. Ho perso il controllo dell’auto, non so per quale motivo. C’è chi dice per una pozza d’olio, chi per una pozza d’acqua. Fatto sta che sono riuscita a sterzare evitando così di finire contro lo spartitraffico che divide l’area di servizio dalla carreggiata“, racconta Altea a VTrend.it.
“Mi sono immessa nell’area di servizio, dove però l’auto ha preso velocità perché probabilmente c’erano altre pozze, e sono andata a finire contro la pompa di benzina. C’è stato anche un principio d’incendio, domato dal gestore dell’area di servizio. Sono sempre rimasta lucida e sono uscita autonomamente dall’abitacolo“, continua Altea.
“Sono stata davvero fortunata. In ospedale sono stata sottoposta a numerosi esami: ho solo qualche dolore e alcune abrasioni in volto a causa dallo scoppio dell’airbag. Voglio sottolineare anche che la cintura di sicurezza può salvare la vita: senza quella, probabilmente sarei stata sbalzata fuori dall’abitacolo. Mi considero una ‘miracolata’, nel senso che sarebbe potuta andare molto peggio. Credo molto nel rapporto con chi non c’è più e ci guarda dall’altro. Penso che qualcuno, di cui ho un ricordo estremamente positivo, mi abbia dato una mano…“, conclude Altea.
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