55 anni dal tragico evento che ha lasciato il segno in tante vite: l’alluvione del 4 novembre 1966.
Il 4 novembre 1966 Pontedera, ma non solo, fu colpita da una tragica inondazione, l’ultima di una lunga serie che ha interessato buona parte della Valdera nel corso dei secoli.
Era un giorno di festa per la città, che stava festeggiando l’anniversario della vittoria della Prima Guerra Mondiale. Tutto a un tratto, intorno mezzogiorno, il Sindaco decise di allertare la cittadinanza facendo diramare un annuncio tramite altoparlanti.
Tutti si aspettavano una rottura degli argini dell’Arno, ma invece fu proprio l’Era a travolgere la città intorno alle 14.30 di quel ‘lontano’ venerdì, in località Montagnola. Poco dopo, la maggior parte del territorio venne sommerso dalle acque. 13 metri sul livello stradale fu il livello massimo registrato.
La città rimase per tutto il giorno e per tutta la notte successiva completamente isolata e senza corrente elettrica. Fortunatamente non furono registrati morti o feriti, ma solo danni materiali, sopportati anche dalle imprese cittadine. La Piaggio, dopo una dura ripresa causata dai danni subiti nell’ultima guerra, dovette ‘rinascere’. Ci riuscì, un anno dopo, uscì sul mercato il famoso “Ciao”.
Foto: Corso Matteotti visto da Ponte Napoleonico