Alcuni sono stati portati all’ospedale per aver mangiato l’Amanita Phalloides, il fungo più pericoloso in natura. L’Asl Toscana Centro mette in guardia i cercatori privati e consiglia di rivolgersi agli sportelli micologici.
Come riporta il quotidiano La Nazione, sedici persone sono finite all’ospedale nella zona del Cuoio nei giorni scorsi a causa di un’intossicazione da funghi. Alcuni degli intossicati risiedono nei quattro Comuni della zona del Cuoio (San Miniato, Santa Croce, Castelfranco e Montopoli) che fanno parte dell’Asl Toscana Centro. Di queste sedici persone, ben 14 sono state prese in carico dal pronto soccorso del San Giuseppe di Empoli, alcune con sintomatologia rilevante. Tre casi, all’interno dello stesso nucleo familiare, riguardano intossicazione da Amanita phalloides, il fungo più pericoloso esistente in natura.
Le intossicazioni sono tutte collegate a funghi trovati da cercatori privati, dunque a proprio uso e quasi nella totalità dei casi consumati in contesti familiari. La Asl Toscana Centro ricorda “l’importanza di recarsi agli sportelli degli ispettorati micologici aziendali dove micologi altamente qualificati e costantemente aggiornati offrono un servizio di accertamento della commestibilità dei funghi raccolti da privati cittadini, finalizzato alla tutela della salute pubblica”. Il servizio è gratuito.
“Supportare i cittadini nel consumo sicuro dei funghi è una attività importantissima di sicurezza degli alimenti in un’ottica di prevenzione di cui ci occupiamo – spiega la dottoressa Guendalina Allodi della Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare – L’invito, rivolto ai cercatori professionisti e ai meno esperti, è quindi quello di recarsi allo sportello micologico per far visionare i funghi raccolti e poterli consumare in sicurezza”. Sul sito di Asl Toscana Centro è possibile consultare l’elenco aggiornato degli sportelli micologici de territorio dove è possibile recarsi senza prenotazione fino a metà dicembre.