Sei artisti raccontano il mondo dell’acquerello nella piccola capitale dell’Arte contemporanea: da paesaggi misteriosi a “radiografie” di città, fino a gigantografie di sguardi, denuncia contro la violenza sulle donne.

Trasparenza, leggerezza, riflessi di luce: la poetica dell’acquerello conquista Peccioli con la mostra “Water dreams” visitabile dal 10 maggio al 7 giugno nella nuovissima Galleria “MuMu Art” in via Matteotti, 36.
Non c’è miglior sogno che quello di essere cullati tra le onde del mare, ma con “Water dreams” si sognerà ad occhi aperti, contemplando quelle onde che solo il colore intinto nell’acqua sa regalare, fluendo libero sulle superfici.
Tocca alla galleria di Peccioli “MuMu Art” cogliere la sfida di “Water dreams”: una delle poche collettive in Europa dedicate esclusivamente al mondo dell’acquerello come forma di espressione artistica pura. In mostra, infatti, ci sono sei artisti – attivi in Italia e all’estero – e altrettanti sei modi diversi di interpretare questa tecnica.
“Non c’è la visione stereotipata di opere illustrative o da cartolina – spiega Raffaella Multedo, curatrice della mostra – l’acquerello qui è esaltato come tecnica a servizio della sensibilità degli artisti che propongono opere di tutti i generi: astratte, figurative, drammatiche, intimiste, naturali, contemplative”.
Dopo il taglio del nastro con “Origini” che ha inaugurato nel piccolo borgo medievale la stagione artistica primaverile, MuMu Art Gallery prosegue nella proposta culturale: “A Peccioli in ogni via si respira la storia e l’arte – dice Multedo – la mostra ‘Origini’ ha riscosso molto successo e questo ci incoraggia nel dialogare con il paese in un nuovo percorso espositivo di trenta opere”.
Le opere in mostra
Ogni artista a Peccioli racconterà il proprio universo.
Ci si può perdere nelle fitte foreste o tra le spume del mare di Lino Di Vinci, in impressioni capaci di scuotere l’anima nel profondo e ricreare quel senso di mistero che affascina e seduce.
Mentre con Pietro Canepa tra paesaggi rurali e di mare, si rivivono atmosfere ora serene e luminose ora malinconiche e contemplative.
Non possono non colpire gli occhi in primo piano delle opere di Irene Tamagnone. Nascono come indagine dell’umano ma diventano denuncia contro la violenza sulle donne, grazie al progetto “Apnea” che l’ha portata fino ad esporre a Skopje in Macedonia.
Vuoi che siano nature morte o paesaggi, Alessandra Bruno si focalizza sulla luce e i movimenti per consegnare opere che definisce “respiri senza tempo”.
Interrogano le sperimentazioni di Dario Imbò, dove le città e i luoghi sono rappresentati in base ad interiorizzazioni frutto del processo di memoria e appaiono come una sorta di radiografie.
E ancora, Roberta Buccellati mostra i risultati di un lavoro alla ricerca della categoria dell’Altro: un innamoramento tra due dimensioni che si incontrano, quella umana e quella archetipica dello spazio infinito.
Gli orari: Nel paesino consacrato “borgo dei borghi 2024′ il brindisi di “Water dreams” è fissato per sabato 10 maggio, alle ore 18. La mostra sarà visitabile da venerdì a domenica fino al 7 giugno. A entrata libera, osserverà orario dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 o su appuntamento, telefonando al 338 9821907.