Questa mattina, nelle sale del Palazzo Senza Tempo, la presentazione alla stampa della mostra dedicata a Dante Alighieri per celebrare i 700 anni dalla sua morte. L’esposizione organizzata dal Comune di Peccioli in stretta collaborazione con Belvedere Spa e Gruppo Hera
PECCIOLI. “Dico che intra tutte le bestialità di quella è stoltissima, vilissima e dannosissima, chi crede dopo questa vita non essere altra vita” recitava lo stesso Dante nel suo Convivio, opera di preludio alla Commedia.
Ed è proprio una seconda vita quella dei rifiuti scelti come materia prima per la realizzazione delle opere, in un percorso di conversione e sublimazione, idealmente assimilabile a quello che anche il Sommo Poeta tracciò, per sé stesso e per tutti gli uomini, con la Commedia: dalla discarica umana dell’Inferno verso il Paradiso e la vita Senza Tempo, come è anche l’arte.
Nell’anno che celebra i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, Peccioli ha presentato questa mattina alla stampa la mostra SCART: Dante e la Divina Commedia del Gruppo Hera, con opere a lui dedicate realizzate dagli studenti di ben tre Accademie di Belle Arti (Firenze, Carrara, Ravenna) e dai Ragazzi della Comunità di San Patrignano di Rimini, e ispirate alle celebri illustrazioni dell’artista ottocentesco, Gustave Doré, ben note a tutti gli appassionati del poema dantesco.
Tra le opere, 6 di grandi dimensioni (2,40m e 1,60m) rappresentano le tre cantiche della Commedia – due per Inferno, due per Purgatorio e due per Paradiso– mentre altre 6 il viso dell’Alighieri, uguali alla statua di Enrico Pazzi in Piazza Santa Croce di Firenze, ma realizzate con tecniche e stili diversi: plastica, bottoni, accessori metallici, cerniere sono solo alcuni dei materiali impiegati nelle sculture e nei bassorielievi.
Le teste realizzate dalla comunità dei Ragazzi di San Patrignano hanno la bocca serrata, per sottolineare allo stesso tempo desiderio di parola e difficoltà nel proferirla, un intimo conflitto che richiama lo stesso di Ulisse e Diomede avvolti dalla lingua di fuoco, dei suicidi e in generale di tutti i dannati nell’oltretomba dantesco. Una comunità di ragazzi che attraverso la riqualificazione dello scarto, trasmette comunque la voglia di migliorarsi e di cambiare.
“Questo è un progetto interessante per un comune da anni impegnato nell’arte contemporanea” spiega il sindaco Macelloni “inoltre, capire come il rifiuto può essere opportunamente trattato e recuperato suscita vere emozioni”.
“Dopo Ravenna, Firenze e Rimini, sono molto contento che il progetto Scart sia arrivato a Peccioli, in questa location bellissima. Abbiamo iniziato questo progetto negli anni ’90 quando i termini ‘sostenibilità’ ed ‘economia circolare’ non esistevano ancora”, spiega Maurizio Giani, direttore marketing e sviluppo iniziative del Gruppo Hera, sottolineando la grande attualità del lavoro, riconosciuta oltretutto dal prestigioso premio, conferito direttamente dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come unico progetto al mondo di “waste art aziendale” per dimensione e durata negli anni: un’attualità che perfettamente si intreccia a quella del capolavoro dantesco, ancora oggi letto, studiato e apprezzato da studiosi, studenti e appassionati.
“Invito tutti quelli che verranno alla mostra a vedere le opere prima da lontano, con una luce più ampia, per poi avvicinarsi man mano e apprezzare i dettagli della materia di recupero” continua Giani “guardando una seconda volta si scopriranno sempre nuovi oggetti”. Una vista sempre nuova come nuova e sorprendente la lettura del poema di Dante, che ancora oggi si concede alle plurime interpretazioni non solo del critico ma anche del comune lettore.
La mostra sarà aperta al pubblico da mercoledì 8 dicembre in concomitanza agli eventi di lettura “Facciamo a metà per leggere il doppio” e “A Natale libri per te!” che avranno luogo sempre nella suggestiva location del palazzo Senza Tempo.
Martina Crecchi