FORNACETTE. Raggiunto dai microfoni di VTrend Ivano Magno, vice governatore della Misericordia di Fornacette, ha sfogliato le pagine di quello che è il suo mondo: il volontariato, rivelandone origini, aneddoti, e curiosità.
“La Misericordia di Fornacette nasce ufficialmente nel 1899. Abbiamo all’attivo ben 121 anni di attività. Ci siamo evoluti nel tempo, – riferisce Magno – dal classico barroccetto, con cui i misericordini trasportavano le persone bisognose o defunte, alle attuali ambulanze, la casa famiglia o quei laboratori che contiamo oggi sul nostro territorio.”
“Attualmente intorno alla Misericordia girano almeno 50/60 persone fra i vari settori di cui ci occupiamo. Abbiamo una casa famiglia nella nostra sede con 8 persone residenti h24 che presentano varie disabilità. Inoltre abbiamo un laboratorio attivo tutti i giorni in cui vengono persone con disabilità dai territori vicini per fare varie attività. Per quanto invece riguarda i servizi classici di trasporto anche lì siamo molto attivi, – continua Magno – la mattina operiamo sul trasporto sociale, mentre la sera per il turno in ambulanza di emergenza. Tornando alla casa famiglia abbiamo dipendenti, operatori socio-sanitari, due educatrici professionali ed una parte delle attività le gestiamo noi, come volontari.” Ma la domanda sorge spontanea, come si mantiene e come si regge tutto questo? “Ci sono convenzioni con le Usl locali per tutti questi servizi che offriamo. La casa famiglia, ad esempio, riceve le rette da Usl per i residenti, mentre i servizi di trasporto sono passati dal medico di famiglia o dagli ospedali ed anch’essi sono in convenzione con Usl. Dove non si arriva cerchiamo offerte di supporto, ma grazie al volontariato riusciamo spesso ad abbattere i costi.” Il vice governatore della Misericordia poi continua: “Noi ospitiamo in una parte della nostra struttura i laboratori dell’Ufsmia, quindi Usl per minori. Dalla nostra parte abbiamo 3 fisioterapisti, un neuro-psichiatra infantile, uno psicologo, un logopedista e 2 terapiste della neuro-psicomotricità nell’età evolutiva. Queste fanno su servizio in ambulatorio. – sottolinea – Poi abbiamo una parte di vasca terapeutica, dove vengono svolte terapie in acqua per minori ed adulti con un rapporto 1 a 1.”
Ma la domanda che molti si pongono è: per accedere a questi servizi di volontariato, cosa occorre fare? Ci sono dei corsi? La risposta di Magno è affermativa. “Si riempie la classica domanda, poi questa viene valutata dal consiglio, ma solo per formalità. Inizialmente cominciamo molto piano con i servizi, facciamo si che le persone apprendano un po’ alla volta. Sicuramente ci sono dei corsi specifici per chi va in ambulanza, che sono fondamentali, mentre per il sociale la formazione è interna.”
Chiediamo poi a Magno com’è stata la sua prima esperienza di soccorso, che cosa ha provato a guidare un’ambulanza per la prima volta. “Il fatto risale ad un po’ di anni fa, era un trasferimento di una persona dall’Ospedale di Pontedera a quello di Lucca con medico e infermiere presenti a bordo. Sono momenti che si fa fatica a raccontare, ma vi assicuro che c’era molta tensione, sono stati dei momenti intensi” – riferisce adesso con il sorriso. Un sorriso che oggi è stato messo a dura prova dall’esperienza del Covid. “È un momento difficile, ma altrettanto importante questo, sia per le attività che abbiamo, vedi la casa famiglia, sia per quanto riguarda i ragazzi che sono stati sempre più impegnati sui turni in ambulanza. Umanamente questa cosa sta lasciando strascichi, – prosegue Magno – è cambiato il servizio sull’emergenza. Prima eravamo più rilassati, ora non sai mai quando entri in contatto con le persone che cosa succederà. C’è molta paura anche a tornare a casa, tant’è che, ad esempio, cerchiamo sempre di non tornarci con gli abiti del turno. Sono cose che cambiano e che rimangono.” Magno conclude con un messaggio: “Voglio mandare un ringraziamento per quello che i miei confratelli fanno ogni giorno, un ringraziamento a loro che si impegnano 365 giorni l’anno.” Da parte nostra vogliamo ringraziare dell’opportunità dataci, Cinzia Maniscalchi governatrice della Confraternita ed Maurizio Novi presidente delle Misericordie Pisane.
L.C.
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