Le dichiarazioni del Consigliere Federico D’Anniballe della Lista Civica Insieme CambiAMO Ponsacco.
“Intendiamo portare sui banchi del consiglio comunale quello che di fatto si palesa come un disastro amministrativo riguardante la pianificazione urbanistica del nostro territorio comunale. Ci riferiamo alla ben nota vicenda della villetta nel comune di Ponsacco adiacente alla via delle colline che collega il centro alla frazione di Val di Cava per la quale è stato emanato un ordine di demolizione a causa dell’edificazione in violazione della fascia di
rispetto dall’area boscata, demolizione che a breve dovrà essere eseguita.
Intendiamo ottenere risposte su come si è giunti a questo paradosso, una costruzione dapprima autorizzata e subito dopo, una volta eretta, da demolire.”
Iniziano così dalla Lista Civica Insieme cambiAMO Ponsacco.
“A quali conseguenze porterà tutto questo? Potrà il proprietario all’esito della demolizione rivalersi in termini risarcitori sull’amministrazione comunale avendo rivestito legittimo
affidamento su di un permesso di costruire che non poteva e non doveva essere rilasciato? – continuano da Insieme CambiAMO Ponsacco – Anche in termini processuali, la condotta tenuta dall’amministrazione comunale è contraddittoria e non immune da censure, non lo diciamo noi ma i giudici del Consiglio di Stato, a fronte della sentenza di annullamento del premesso di costruire, una volta divenuta definitiva, l’amministrazione è rimasta inerte mancando di emanare i conseguenti provvedimenti finalizzati alla demolizione dell’edificio; questo ha determinato un ulteriore giudizio, quello appunto per l’ottemperanza coattiva della sentenza, che ha determinato ulteriori, evitabili, spese processuali a carico della nostra amministrazione, quelle per la difesa in giudizio e quelle per la – scontata – soccombenza”.
“Sul punto suggestivi sono i passaggi contenuti nella motivazione di questa sentenza, laddove i giudici del Consiglio di Stato parlano di “elusione” del giudicato e quelli contenuti nella parte dispositiva della stessa, dove si sanziona l’eventuale ulteriore inerzia dell’amministrazione comunale con la nomina di un commissario e la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale penale competente ed alla Procura regionale della Corte dei conti degli specifici comportamenti (anche omissivi) degli amministratori e funzionari, con consequenziale danno erariale corrispondente alle spese collegate alla mancata esecuzione del giudicato ed all’intervento commissariale”, spiegano da Insieme CambiAMO Ponsacco.
“In occasione dell’approvazione in consiglio del nuovo Piano Strutturale del Comune di Ponsacco – concludono da Insieme CambiAMO Ponsacco – come lista civica ci dimostrammo critici su alcuni aspetti proprio in tema di vincoli relativi alle aree boscate, tale parte del piano non fu approvata dal consiglio ma rimandata ad futuri approfondimenti, ebbene ci auguriamo che questi aspetti siano stati risolti o che vengano risolti a più presto onde evitare che assurde vicende come queste si ripetano in futuro“.
Fonte: Comunicato stampa Insieme CambiAMO Ponsacco