Un’ora di sonno in meno e un’ora di luce in più. Con l’arrivo del mese di marzo torna l’ora legale, una tradizione consolidata che prevede lo spostamento delle lancette degli orologi in avanti di un’ora.
Questa notte torna l’ora legale in Italia, segnando il passaggio dall’ora solare a quella legale. A partire dalle 2 di notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo, le lancette degli orologi andranno spostate in avanti di un’ora, e l’ora legale rimarrà in vigore fino a domenica 29 ottobre, quando si tornerà all’ora solare.
L’ora legale in Italia è stata introdotta nel 1916 con il decreto legislativo n. 631 del 25 maggio e, dopo essere stata abolita e approvata diverse volte, venne definitivamente adottata con la legge 503 del 1965. Inizialmente, l’ora legale durava solo quattro mesi, da maggio a settembre, ma poi venne estesa a sei mesi nel 1980 e a sette mesi nel 1996.
Nel 2019, il Parlamento europeo aveva votato una risoluzione che prevedeva la fine del cambio di orario, ma la decisione di abolire o mantenere l’ora legale è stata lasciata agli Stati membri dell’Unione Europea. L’Italia ha scelto di mantenere l’ora legale, e quindi il passaggio da ora solare a legale e viceversa continuerà ad avvenire due volte all’anno.
Il passaggio dall’ora solare a quella legale è stato pensato per ridurre i consumi di energia elettrica, fornendo un’ora in più di luce alla sera. Tuttavia, questo cambiamento d’ora può causare stanchezza e irritabilità nei primi giorni, soprattutto nei bambini e in chi soffre di disturbi del sonno o stress. Nonostante ciò, i vantaggi che l’orario estivo porta tendono a superare gli svantaggi, per esempio offrendo un’ora in più di luce alla sera per ridurre i consumi di energia elettrica.