Lutto per la scomparsa di Gianfranco Gianfaldoni.
Volterra piange la scomparsa di Gianfranco Gianfaldoni, 94 anni, noto professore e artista.
“Del Gruppo Storico volterrano, Gianfranco Gianfaldoni è stato uno dei creatori grazie alla sua passione per l’arte – si legge nel post apparso sulla pagina Facebook del Gruppo Storico Sbandieratori città di Volterra-.
Venne coinvolto alla fine degli anni settanta nel progetto di ricreare a Volterra un Gruppo Storico che riproponesse il suo periodo più rappresentativo.
Assieme a Carlo Lazzeri Giorgio Bagnoli gli venne assegnato il compito di fare i disegni delle bandiere e nacquero così gli stemmi e i drappi delle dodici contrade.
Ma la sua passione per le attività grafiche, pittoriche e di arti plastiche lo fa esprimere nella pittura delle bandiere, ma soprattutto con lo studio e la realizzazione del Bravìo, il piatto in alabastro, premio dell’Astiludio.
E fu proprio lui a decorarlo per la prima volta con un disegno che è rimasto il simbolo della manifestazione, un mondo animato dalle bandiere nella piazza di Volterra visto attraverso una lente come nei giochi tridimensionali di Escher.
Socio fondatore, vice presidente del Gruppo fino agli anni 90, professore ma per tutti il Gianfa, ha contribuito attivamente e con entusiasmo alla crescita del gruppo con le ricerche, i bozzetti e la realizzazione di molte iniziative create in Via Firenzuola.
Grande apporto artistico lo ha dato nella realizzazione dei nuovi costumi quando si passò da quelli delle contrade a quelli di comune, soprattutto nei musici con lo studio sui cappelli e sui drappi delle chiarine, ma anche gli stendardi dei paliotti, il nuovo stemma sui costumi e quello ufficiale del Gruppo, alcuni costumi del corteo storico, lo studio e la realizzazione delle lanterne in stile medievale della sede degli sbandieratori.
Insomma un percorso di crescita fatto sempre con entusiasmo ed iniziativa, una persona che ha dato una grande spinta e un grande apporto alla realtà che il Gruppo Storico è oggi.
Fai buon viaggio Gianfa, la tua opera è cucita sul cuore di ogni costume”.