Lavoro, un imprenditore su 4 con età fino a 40 anni è laureato o diplomato. Toscana ai vertici nazionali.
Scatta la corsa all’Oscar per gli oltre 4 mila giovani toscani che hanno scelto di costruirsi un futuro investendo nella terra, dalla coltivazione all’allevamento, dall’agriturismo alle vendite dirette fino alle bioenergie e all’economia. Ad annunciarlo è Coldiretti Toscana, in occasione del via all’Oscar Green 2023 “Generazione in campo”, il premio all’innovazione per le imprese che creano sviluppo e lavoro.
Nello spazio di un decennio, tra crisi, pandemia e guerra, il settore agricolo – sottolinea Coldiretti Toscana – è diventato di fatto il punto di riferimento importante per le nuove generazioni che guidano il ricambio generazionale nelle nostre campagne. I giovani agricoltori toscani sono, secondo l’ultimo censimento Istat, laureati e sono a capo di aziende sempre più multifunzionali che investono sull’agricoltura di precisione, la meccanizzazione e la lotta biologica e sanno fare rete tra di loro. La Toscana è la seconda regione italiana (dietro l’Umbria) con la maggior quota di aziende agricole guidate da giovani imprenditori con una età fino a 40 anni laureati o diplomato, il 25,9% contro il 12,4% dei capoazienda con età superiore a 40 anni, e di cui solo l’8% laureato o diplomato in agraria, e la seconda (dietro la provincia di Bolzano) con la maggior quota di aziende con almeno un’attività connessa (28,4%).
La rinnovata attrattività della campagna per i giovani – sottolinea Coldiretti Toscana – si riflette nella convinzione comune che l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo, con un ruolo strategico per rilanciare l’economia dei propri territori e raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare.
Al premio Oscar Green, promosso da Coldiretti Giovani Impresa, sarà possibile iscriversi fino al 30 aprile 2023 direttamente sul sito https://giovanimpresa.coldiretti.it/ nella sezione Oscar Green in una delle sei categorie di concorso. “Le imprese che corrono per l’Oscar Green sono rappresentative di un modello di innovazione sostenibile in agricoltura che affonda le sue radici nella terra e nelle comunità. – sottolinea la delegata regionale di Coldiretti Giovani Impresa, Francesca Lombardi – Storie di giovani, veri protagonisti della transizione ecologica, che nascono tanto dall’esigenza di rendere reale un sogno individuale d’impresa quanto dalla voglia di dare risposte alle necessità di una collettività, realizzando prodotti originali o arricchendo il territorio di servizi altrimenti impossibili da garantire”.
“La prima categoria ‘Energie per il futuro e sostenibilità’ premierà quelle imprese che lavorano e producono in modo ecosostenibile, che tutelano, valorizzano e recuperano, e che, rispondono ai principi di economia circolare e alla chimica verde, riducendo al minimo la produzione di rifiuti, risparmiando e producendo energia nel rispetto dell’ambiente. Mentre ‘Impresa Digitale’ – prosegue Coldiretti Toscana – premia invece i progetti di quelle giovani aziende agroalimentari che coniugano tradizione e innovazione attraverso l’applicazione di nuove tecnologie e l’introduzione dell’innovazione digitale quale leva strategica per garantire maggiore competitività all’agroalimentare, anche attraverso nuove modalità di comunicazione e vendita quali l’e-commerce e il web marketing”.
“La categoria ‘Campagna Amica’ – continua Coldiretti Toscana – promuove e valorizza i prodotti Made in Italy attraverso la realizzazione di nuove forme di vendita e di consumo volte a favorire l’incontro tra impresa e cittadini. Il territorio è il fulcro della categoria ‘Custodi d’Italia’ che premia le aziende che contribuiscono al presidio delle aree più marginali e più difficili. Sono inclusi in questa categoria gli esempi di agricoltura eroica e di costruzione di reti che riescono a garantire attività e flussi economici, utili a mantenere la presenza di comunità nelle aree interne e in grado di creare opportunità lavorative”.
“La categoria ‘Fare Filiera’ prende in esame i progetti promossi nell’ambito di partenariati variegati, che coniugano agricoltura e tecnologia così come artigianato tradizionale e mondo digitale, arrivando fino agli ambiti del turismo, del design e di ricerca accademica. ‘Coltiviamo solidarietà’ premia – rileva Coldiretti Toscana – le iniziative volte a rispondere a bisogni della persona e della collettività, grazie alla capacità di trasformare idee innovative in servizi e prodotti destinati a soddisfare esigenze generali e al tempo stesso creare valore economico e, soprattutto, etico e sociale. Oltre alle imprese agricole, possono partecipare enti pubblici, cooperative e consorzi capaci di creare sinergia con realtà agricole a fini sociali”.