Ancora bloccato l’accredito stampa dalle autorità: il fotoreporter santacrocese Alfredo Bosco è impossibilitato a documentare il conflitto.
Il 6 febbraio scorso è stato revocato ad Alfredo Bosco l’accredito stampa dalle autorità di Kiev, misura che ha riguardato anche il suo collega Andrea Sceresin, con il quale stava preparando un servizio per la Rai.
Il fotoreporter santacrocese Alfredo Bosco dunque, è ancora bloccato in Ucraina ed è impossibilitato a svolgere il proprio lavoro. La sospensione degli accrediti comporta l’impossibilità di muoversi liberamente nel Paese.
Le dichiarazioni della Sindaca di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda:
“Apprendiamo dalla stampa che le autorità ucraine hanno sospeso gli accrediti giornalistici ad alcuni giornalisti e fotoreporter italiani, con una non meglio specificata ipotesi di condotta collaborazionista con il nemico. Tra di loro c’è anche Alfredo Bosco, del quale tutte e tutti noi abbiamo imparato ad apprezzare il lavoro in questo triste anno di guerra. Mi auguro che le autorità ucraine chiariscano prima possibile la posizione dei nostri inviati perché da quello che possiamo leggere sembrano accuse fondate su elementi davvero inconsistenti. Alfredo, così come molti altri suoi colleghi, ci ha permesso in questi lunghi mesi di conoscere non soltanto i fatti politici e le azioni militari ma anche la storia di un popolo, dei suoi conflitti e delle sue aspettative. Ogni giorno che passa si impedisce a professionisti seri di svolgere un lavoro prezioso, si è aperta una parentesi nella libera circolazione di informazioni e immagini che non ci rassicura per niente. Confido, infine, nel lavoro diplomatico della nostra ambasciata e del Ministero degli Esteri perché la posizione di questi lavoratori italiani sia chiarita prima possibile. Nel frattempo mando un saluto affettuoso ad Alfredo“.