L’uomo “vanta” una lista molto lunga di reati, tra questi violenza e minaccia a pubblico ufficiale per aver colpito con un rastrello un poliziotto.
PISA. La Sezione Narcotici della Squadra Mobile della Questura ha arrestato un cittadino tunisino quarantenne, ricercato dall’ Ufficio Esecuzioni Penali presso la Procura della Repubblica di Pisa perché deve scontare una condanna cumulativa, per una serie di reati commessi a Pisa, a ben cinque anni e otto mesi di reclusione:
- Il cittadino extracomunitario nel 2017 aveva commesso un reato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, nella circostanza aveva aggredito un poliziotto che era intervenuto per impedire all’uomo un danneggiamento in corso. Il tunisino aveva colpito il poliziotto con un rastrello, prima di essere bloccato e ridotto all’ impotenza;
- Sempre nel 2017 veniva bloccato dalla polizia in viale Crispi a bordo di un motorino rubato e veniva denunciato per ricettazione;
- Ancora nel 2017 veniva fermato e denunciato per il danneggiamento di autovettura in viale delle Cascine; nella circostanza veniva trovato anche in possesso di un coltello a lama lunga, che gli veniva sequestrato, ricevendo anche una ulteriore denuncia per violazione della legge sulle armi;
- Nell 2020 veniva tratto in arresto sempre dalla Squadra Volanti della Questura per il reato di rapina impropria allorquando, in concorso con un altro soggetto, si era impossessato di alcune bottiglie di superalcolici all’interno un supermercato collocato in questo centro cittadino e, al fine di guadagnarsi la fuga, aveva colpito ripetutamente gli addetti alla sicurezza di quel punto vendita.
L’ uomo infine vanta diversi precedenti per spaccio che nel tempo hanno comportato
diversi arresti in flagranza a carico dello stesso, fatti tutti compiuti tra piazza santa Caterina, piazza delle Vettovaglie e piazze della Stazione.
Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura, impegnati in abiti civili nel contrasto di attività di spaccio nelle aree della movida e che sapevano della pendente cattura a suo carico, lo hanno riconosciuto mentre si confondeva tra la gente in un vicolo vicino a piazza delle Vettovaglie, luogo dal medesimo abitualmente frequentato, bloccandolo prima che si desse alla fuga. Dopo un passaggio in Ufficio per le formalità procedurali è stato portato al don Bosco, dove sconterà la pena comminatagli dal Tribunale.