I dati diffusi da ARRR – Agenzia Regionale Recupero Risorse relativi alla produzione totale rifiuti annuo pro capite del 2021 che premiano il Comune di Riparbella.
Produzione di rifiuti annua in rapporto al numero di abitanti: Riparbella è il comune più virtuoso della provincia di Pisa, il primo nell’ambito gestito da Rea, il primo anche della Costa Toscana. I dati diffusi da ARRR – Agenzia Regionale Recupero Risorse relativi alla produzione totale Rifiuti annuo pro capite del 2021 premiano Riparbella e lo indicano tra i comuni toscani che producono meno indifferenziata. Nel 2020 Riparbella è stato addirittura il primo comune toscano, quello con il valore di RU (rifiuto urbano non differenziabile) pro capite più basso: 284 kg-anno/abitante contro la media regionale di 599 kg per abitante.
“Un ottimo risultato – commenta il sindaco Salvatore Neri -, risultato delle scelte che come Amministrazione abbiamo fatto fin da subito in materia di gestione rifiuti, il passaggio alla raccolta porta a porta e la realizzazione del centro di raccolta, ma soprattutto della grande collaborazione da parte di tutta la comunità: è questo l’aspetto principale, l’assoluta attenzione della stragrande maggioranza dei cittadini nell’effettuare raccolta e conferimento, un’attenzione per cui a nome del Comune li ringrazio. E il fatto che siamo anche un comune turistico dà ancora più valore a questi risultati”.
In questi anni sono state tante le iniziative messe in atto, come gli incontri di sensibilizzazione sul tema dei Rifiuti Zero e la fornitura gratuita alle famiglie di una compostiera. Ciò che si differenzia maggiormente infatti è la cosiddetta “frazione organica”, cioè l’umido. “Nel nostro Comune nelle campagne – sottolinea il sindaco Neri – l’organico non viene raccolto. Abbiamo consegnato in comodato d’uso più di 700 compostiere domestiche alle famiglie. La frazione organica rappresenta una fetta della raccolta differenziata che diventa ogni anno più importante, dal suo recupero è possibile fare il compost, un elemento fondamentale per arricchire il suolo di nutrienti rendendolo più fertile, aumentando la sostanza organica presente e riducendo così la necessità di fertilizzanti per orti e giardini. La percentuale di raccolta differenziata è del 75% ma senza considerare le compostiere domestiche, un dato che non è possibile comunicare all’agenzia, altrimenti avremmo una percentuale di raccolta differenziata superiore al 84%“.
Riparbella, si ricorda, nel 2019 è stato il primo comune dell’ambito REA a partire con la raccolta porta a porta nell’intero comune; nel 2021 ha inaugurato il Centro di Raccolta; nel 2022 ha attivato la raccolta differenziata degli imballaggi in vetro. “L’obiettivo per il futuro è migliorare la qualità dei rifiuti conferiti, migliorare le performance di raccolta differenziata e diminuire la produzione di rifiuti. Ci siamo resi conto che in paese, dove viene effettuata la raccolta differenziata porta a porta, la qualità di rifiuti prodotti e più buona rispetto alle campagne, dove la raccolta differenziata viene svolta con cassonetti stradali carrellati. Quindi andremo a migliorare le postazioni di prossimità del perimetro extraurbano delle campagne e lavoreremo ad una nuova campagna di comunicazione mirata soprattutto alle utenze delle case vacanze. Altro obiettivo – aggiunge – è quello di garantire ai cittadini una tariffa commisurata ai rifiuti prodotti, la Tariffa Puntuale, per cui l’utente paga in base a quanto rifiuto indifferenziato produce. Meno rifiuti indifferenziati produce, meno spende: un modo per ridurre i costi ambientali ed economici e al tempo stesso rendere più equa una tassa che sino ad oggi si è basata esclusivamente sulle dimensioni dell’immobile e il numero di utenti. La raccolta differenziata – conclude il sindaco – è il presupposto imprescindibile alla realizzazione di quel processo industriale che va sotto il nome di riciclo (o riciclaggio) e lo scopo della raccolta differenziata è sempre e solo uno: provare a raccogliere i rifiuti che produciamo in categorie omogenee, di qualità sufficientemente elevata per poi avviarle in primis a riciclo, che consente di risparmiare preziose materie prime ed energia per la produzione di nuovi oggetti”.