Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Oggi, la Caserma “Sandulli Mercuro”, sede del Comando
Provinciale Carabinieri di Pisa, è illuminata di arancione, in adesione alla nota campagna internazionale “Orange the World”, con lo scopo di sensibilizzare sul fenomeno della violenza sulle donne ed informare i cittadini sull’assoluta attenzione e priorità dell’Arma a invogliare le vittime di violenze a denunciare.
Stamani sono stati organizzati diversi incontri proprio con gli studenti del territorio, durante i quali i Carabinieri si sono intrattenuti con i ragazzi tracciando un percorso importante, interloquendo sulla violenza di genere, analizzando il fenomeno ed ascoltando il parere dei giovanissimi partecipanti.
A Pisa e nell’hinterland, i militari dell’Arma hanno incontrato 70 studenti appartenenti a 3 classi di 4^ superiore, dell’Istituto “Santoni” e altri 80 allievi di 4 classi di 3^ media, della Scuola Media Statale “Niccolini”.
A Pontedera (PI), i Carabinieri hanno incontrato 105 studenti delle classi 3^,4^ e 5^, del Liceo Classico e Scientifico “XXV Aprile” e 60 studenti delle classi 3^,4^ e 5^, dell’Istituto di Istruzione Superiore “Pesenti”.
A San Miniato (PI), i militari dell’Arma hanno incontrato 100 alunni di 6 classi di 5^ superiore, dell’Istituto Tecnico “Cattaneo” e 130 alunni di 7 classi di 3^ media della Scuola Media “Banti”.
A Volterra (PI), i Carabinieri hanno incontrato 40 alunni delle classi 5^ superiore del Liceo Artistico e del Liceo delle Scienze Umane “Carducci”.
Anche la Questura di Pisa è illuminata di arancione.
La Polizia Postale, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, ha incontrato gli studenti nelle scuole primarie e secondarie sul territorio nazionale. Un incontro confronto sul tema del revenge porn e sexting. Gli Operatori della Polizia Postale hanno incontrato bambini, adolescenti e ragazzi ed hanno affrontato insieme i temi della educazione digitale e della sicurezza sul web.
L’obiettivo delle attività è sensibilizzare gli studenti, sempre più precoci nell’utilizzo dei device, esposti sulla rete internet, spesso vittime di estorsioni sessuali e di revenge porn, a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online, senza correre i rischi connessi a comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.
La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione è assolutamente determinante. Un impegno avvalorato anche dai dati sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online: l’avvento della pandemia ha di fatto accelerato la diffusione dell’uso delle nuove tecnologie verso fasce di età sempre più precoci.
L’attenzione di genitori e insegnanti deve rimanere molto alta anche sui bambini più piccoli, che, obbligati negli ultimi anni dalla pandemia ad avvicinarsi sempre più precocemente al web, rimangono i più fragili ed esposti al rischio online.
Sulla Rete Internet la violenza sulle donne non ferisce solo il fisico, ma lede la sfera più intima della persona, offendendo e umiliando la vittima a tal punto che la vergogna può condurla al suicidio. Sono molte le donne che denunciano la diffusione non autorizzata di video e foto che le ritraggono in momenti intimi su chat, siti online, social network.
Il fenomeno del “revenge porn”, colpisce soprattutto giovani ragazze: a volte, a loro insaputa, vengono fotografate o riprese in atteggiamenti sessualmente espliciti dai partner; altre volte, cedono alle richieste dei partner e acconsentono a farsi ritrarre o a condividere immagini intime. Spesso sono gli ex che, finita la relazione, diffondono le immagini per vendicarsi.