Tragico incidente in mare, si cerca ancora la donna dispersa. All’origine della tragedia potrebbe essere stata la guida con il pilota automatico.
Sono proseguite tutta la notte ma senza esito le ricerche della 60enne scomparsa in mare, Anna Claudia Cartoni, in seguito allo scontro tra barche vvenuto sabato 23 luglio nel tratto di mare fra il promontorio dell’Argentario e l’Isola del Giglio, in provincia di Grosseto.
Le operazioni di ricerca continueranno anche oggi con mezzi di superficie ed elicotteri. Le ricerche, spiega la guardia costiera, gestite dall’Ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano (Grosseto) sotto il coordinamento della centrale operativa della Direzione marittima di Livorno, sono state condotte con mezzi nautici della Guardia costiera, impiegando anche unità di stanza all’isola del Giglio e dall’isola d’Elba.
IL TRAGICO INCIDENTE. Nel violento scontro avvenuto sabato fra uno yacht e una barca a vela, un uomo ha perso la vita e altre quattro persone sono rimaste ferite, e risulta dispersa una donna caduta in acqua, di cui si sono perdute le tracce. La vittima dell’incidente è Andrea Giorgio Coen, 59 anni, di Roma. La donna dispersa è Anna Claudia Cartoni, 60 anni, di Roma.
Come riportato dall’Ansa, secondo le ipotesi lo yacht con a bordo 4 danesi, forse navigando con il pilota automatico inserito, sarebbe finito a forte velocità contro la barca a vela sulla quale c’erano sei persone originarie di Roma. Le indagini, affidate al pm di turno Valeria Lazzarini, sono condotte dalla guardia costiera. Le due imbarcazioni coinvolte nell’incidente sono state poste sotto sequestro, i reati contestati sarebbero naufragio, omicidio colposo e lesioni.
Per le ricerche della donna sarà impiegato anche un robot subacqueo. Il sistema automatizzato Rov, che è in grado di scendere fino a 150 metri di profondità, è stato chiesto dalla Guardia Costiera ai vigili del fuoco e nelle prossime ore potrebbe già essere operativo. Al momento le ricerche non hanno dato infatti alcun esito anche perché in quella zona di mare ci sono diverse correnti che potrebbero aver spostato il corpo in un altro punto.