TOSCANA. Il 61% dei giovani afferma di essere vittima di bullismo o di cyberbullismo.
Il 61% dei giovani afferma di essere vittima di bullismo o di cyberbullismo, e il 68% di esserne stato testimone, considerati dopo droghe e violenze sessuali le minacce più temute dai ragazzi. Sei adolescenti su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online. L’incubo maggiore per le ragazze è il Revenge porn (52,16%). Nell’anno del Covid-19 il 93% degli adolescenti ha affermato di sentirsi solo, con un aumento del 10% rispetto al 2019. Emerge dai dati dell’Osservatorio Indifesa 2020 di Terre des hommes e Scuolazoo diffusi in vista della Giornata Internazionale contro il Bullismo.
Michele Vestri ha commentato per Radio Cuore insieme a Doady Giugliano, nostro direttore di testata, gli ultimi eventi di bullismo che si sono verificati a Firenze (una 13 enne è stata aggredita da una baby gang. Le immagini dell’aggressione erano poi state diramate sui social) ma che hanno interessato anche il nostro territorio nei tempi scorsi.
“Dall’inizio di questa pandemia, i ragazzi sono cresciuti a pane e web. Le loro energie esplodono in violenza e cattiverie. La violenza che viene già trasmessa dal web, dai video games, dai social, si riversa furoi dalle mura domestiche” “A guidare “le bande”, come è successo in questo caso, spesso ci sono anche delle ragazze, che dimostrano di avere un forte ascendente quindi nei confronti dei maschi. A 13-14 anni i ragazzi sono già molto emancipati, sono molto smaliziati, e questa loro rabbia nei confronti della famiglia, della società, si riversa contro la vittima di turno. Non è un caso poco frequente, spesso sono proprio le ragazze, a capo del “branco” a scegliere la vittima dell’aggressione”
“Questi gravi fatti, come quello di Firenze, purtroppo avvengono quotidianamente, anche in altre città italiane e non solo. Senza considerare tutti i casi non denunciati dalle vittime, per paura e per vergogna. Sono necessari dei provvedimenti nei confronti di questi ragazzi, da parte degli insegnanti e dei genitori, anche se spesso sono anche loro vittime di violenza, seppure verbale, da parte dei ragazzi” “Se si è ottimisti, in questa società, si fa male, se si è pessimisti, si fa peggio. Cerchiamo di fare il nostro dovere di insegnanti e di genitori e come diceva qualcuno…Speriamo che me la cavo”
Questo il commento sulla questione da parte di una rappresentante della Polizia Postale: “Non bisogna cercare di proteggere i nostri figli, se hanno fatto qualcosa che non dovevano fare. E’ importante. Spesso si tende a coprire il filglio, nessuno giudica ma bisogna educare alla giusta consapevolezza e ad avere il coraggio di fidarsi delle istituzioni”
O.R.