“Acque e Comune insieme per l’ambiente. Acqua di rubinetto nelle mense al posto di quella in bottiglia. Consegnate le nuove borracce in alluminio a 250 bambini”.
L’acqua di rubinetto – si scrive inn un comunicato stampa del comune di Bientina – non è “solo” potabile, ma anche buona da bere, disponibile “a chilometro zero”, sicura e super controllata. Sembra un dato scontato, ma così non è in molte parti del nostro pianeta. Spesso – e a torto – il pregiudizio attorno all’acqua di rubinetto (in termini di sicurezza, qualità, caratteristiche) è inoltre radicato al punto da far preferire comportamenti non sempre sostenibili. Per incentivare le buone pratiche e promuovere un uso responsabile della risorsa idrica, anche per questo anno scolastico Acque e l’amministrazione comunale di Bientina collaborano insieme al progetto Acqua Buona: consumo dell’acqua di rubinetto nelle mense scolastiche al posto di quella in bottiglia, garantito da controlli aggiuntivi sulla qualità direttamente all’interno dei plessi, e divulgazione dei dati così che tutti possano conoscere la qualità dell’acqua che bevono.
Un percorso condiviso che si rinnova e che, come negli anni precedenti, aggiunge una forte impronta “plastic free” grazie alla fornitura di brocche e borracce per il consumo dell’acqua di rubinetto. La nuova stagione del progetto è stata inaugurata mercoledì 19 gennaio, alla presenza del sindaco di Bientina Dario Carmassi, dell’assessore all’ambiente Desiré Niccoli, del consigliere con delega alla scuola Samuele Baroni e dal presidente di Acque Giuseppe Sardu. Con loro Maria Rita Agata Ansaldi, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Iqbal Mashi”. Nei prossimi giorni, ai bambini e ai ragazzi delle scuole coinvolte, saranno distribuite 250 borracce in alluminio. Un ulteriore, deciso passo avanti verso la riduzione dell’utilizzo della plastica monouso.
“Tutti noi possiamo e dobbiamo fare la nostra parte – spiega il presidente Sardu – Non si tratta di retorica: siamo tutti responsabili delle condizioni del pianeta e del futuro delle nuove generazioni. Il tema dell’utilizzo indiscriminato delle risorse naturali va affrontato con la massima urgenza, e il progetto “Acqua Buona” si inserisce pienamente in questo quadro. Rinnovare questo “patto plastic free” insieme alle scuole del territorio e alle amministrazioni comunali ci fa particolarmente piacere”.
“La collaborazione tra Comune, scuola e Acque – ricorda il sindaco Carmassi – risale ormai a diversi anni fa, da quando Bientina si è impegnata a diventare territorio plastic free. Con il presidente Sardu abbiamo capito che unire gli sforzi avrebbe portato a ottimi risultati. Da qui gli investimenti sui fontanelli in tutte le scuole del territorio e la distribuzione di borracce a tutti gli alunni e al personale scolastico. Questa ulteriore distribuzione non è solo la prosecuzione di una collaborazione, ma è anche l’occasione per ribadire che solo con azioni concrete si possono realizzare intenti di alto profilo, come l’eliminazione della plastica monouso”.
“Acqua Buona – sottolinea l’assessora Niccoli – sancisce un patto per l’ambiente tra scuola, amministrazione comunale e gestore del servizio idrico, tutti consapevoli dell’importanza della risorsa acqua e impegnati nel suo rispetto come bene primario da tutelare. Le borracce e le caraffe donate da Acque consentono di incentivare l’utilizzo dell’acqua di rubinetto, buona e controllata, all’interno delle scuole e nel contesto familiare, aiutandoci al contempo a sensibilizzare i cittadini verso una forte riduzione della plastica”.
“Non stiamo parlando di un semplice progetto – aggiunge il consigliere Baroni – ma di una opportunità. Educare le giovani generazioni alla cultura del riuso e a comprendere l’importanza di un bene vitale come l’acqua, è indispensabile per il loro futuro e per quello del pianeta. Ancora più importante è farlo attraverso la scuola, luogo di educazione per eccellenza. Questa iniziativa rappresenta un piccolo, ma fondamentale passo verso questa direzione: dai piccoli gesti di oggi, nasceranno le grandi cose di domani”.