SCUOLA. Ipotesi maxi orale in presenza per la maturità 2021 di quest’anno, ma con più attenzione alle modalità di ammissione all’esame. A differenza dello scorso anno, ci sarà la possibilità di poter non essere ammesso in caso di giudizio negativo a fine anno. Al vaglio anche il ritorno del rischio di bocciatura.
La decisione finale è attesa per la fine di gennaio, così da offrire un quadro più completo alle scuole e tutti gli studenti. “Dovrà comunque essere un esame completo, serio, capace di offrire un quadro adeguato delle competenze degli studenti” – ha detto la ministra Lucia Azzolina. Al momento sono due le ipotesi messe sul tavolo, a cui seguirà anche un confronto diretto con gli studenti. La prima, ed anche la più accreditata, ricalca la maturità 2020: una sola prova orale, in presenza, davanti a una commissione di docenti interni, con il presidente esterno. La seconda invece è quella di una prova scritta, anziché le canoniche due, più il colloquio orale. Ancora incertezze se prove Invalsi e alternanza scuola-lavoro rientreranno tra i requisiti d’accesso all’esame.
Proprio durante la giornata di oggi, il nostro presidente di regione Eugenio Giani ha incontrato la ministra Azzolina in Palazzo Strozzi Socrati a Firenze. “La scuola ha una governance complessa – ha detto la ministra – ma se tutti insieme si lavora per un obiettivo unico, che è quello dell’istruzione e della formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti, il risultato si ottiene. Ringrazio il presidente Giani che ha messo la scuola al centro delle sue scelte politiche cosa di cui anche gli studenti della Toscana credo possano essergli grati”. Ricordiamo come le scuole in Toscana, a differenza di altre regioni, sono prontamente ripartite in presenza l’11 gennaio. “Il messaggio che stava passando era che la scuola non fosse un elemento centrale della nostra società, che l’istruzione fosse quasi un peso in un Paese impegnato solo a uscire dalla pandemia. Questo non era accettabile. Abbiamo quindi programmato le modalità per il rientro, tutti insieme, con un grande lavoro di squadra, tra istituzioni, dirigenti scolastici e presidi, volontariato.
L.C.