PECCIOLI. Il Modello Peccioli finisce nel padiglione Italia della Biennale di Venezia di architettura 2021, in programma a Maggio.
A tal proposito Michele Vestri per Radio Cuore ha intervistato il sindaco del comune, Renzo Macelloni, e noi di VTrend.it riportiamo alcuni passaggi di queste dichiarazioni.
“Ci hanno cercato e questo ci ha fatto particolarmente piacere.” – esordisce così Macelloni, a proposito della scelta del modello pecciolese come esempio di comunità resiliente del padiglione Italia a Venezia. Il filo conduttore sarà la crisi climatica, che ben si sposa con la storia di Peccioli dove un problema come quello dello smaltimento dei rifiuti si è trasformato in un’offerta di benessere e servizi per tutto il paese. La discarica di cui parliamo si trova nella frazione di Legoli e, con tanto di certificazione ambientale, è ben presto diventata catalizzatore di bellezza, un centro dove far cultura, un museo a cielo aperto in cui artisti internazionali mettono in mostra le proprie opere.
“Dovendo affrontare il tema della resilienza, è stato individuato questo luogo. Il fatto di trasformare un cantiere come una discarica in un luogo dove lavorare bene, dove poter creare cultura ha sicuramente fatto la differenza ed è stato visto come un elemento di grande attrattività e dunque degno di rappresentare questa idea di resilienza. – afferma Macelloni – Per noi è un grande onore. Inconsapevolmente lavoriamo da anni a questa cosa, ovvero trasformare quello che può rappresentare un grande problema in una grande risorsa. Tutto ciò ci ha permesso di far crescere un paese, basti pensare al fatto che noi abbiamo un anfiteatro dentro una discarica.” Il primo cittadino ricorda poi come lo stesso Touring Club gli ha assegnato la bandiera arancione, partendo proprio dal fatto che c’è una discarica: “Il problema non è che ci sia ma come è gestita. Noi abbiamo fatto della gestione il nostro punto di forza e questo ci ha permesso di avere considerazione e risorse economiche”. Si può parlare dunque di una vera e propria creazione di un sistema virtuoso per il superamento delle crisi ambientali attraverso investimenti in arte, innovazioni tecnologiche e sostenibilità. Queste le tre strategie alla base del caso Peccioli.
Infine a Macelloni è stato chiesto un pensiero riguardo la gestione di un’altra discarica della Valdera, quella di Chianni. “Io penso che ai cittadini dovremmo dire le cose come sono e fargli capire quali interventi sono volti al futuro miglioramento. L’impressione è che all’interno del dibattito, che in questi anni c’è stato a Chianni, ci siano tanti elementi di deviazione. Si è parlato poco di problemi e molto di più di aspetti teorici, mentre credo che ai cittadini vada fatta capire la differenza tra i ragionamenti ideologici e quelli di fatto. – conclude – L’unico consiglio che darei è quello di parlare un linguaggio chiaro e coerente, scontando anche qualche dissenso.”
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L.C.