Il fatto è accaduto mercoledì sullo scuolabus delle medie. Qui le dichiarazioni dell’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione del Comune di Ponsacco, Stefania Macchi.
PONSACCO. Su uno scuolabus delle scuole medie, si è consumato mercoledì scorso un episodio molto grave tra coetanei: un bambino di 13 anni è stato picchiato e ricoverato in ospedale con una costola fratturata.
Intervistata da VTrend, con queste parole, l’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione del comune di Ponsacco, Stefania Macchi, ha commentato l’accaduto: “abbiamo appreso il fatto in modo istantaneo, due minuti appena successo, per questo ci siamo mossi subito. Io stessa ho avvertito subito il sindaco e l’assessore agli affari sociali”.
“Nel pomeriggio ci siamo confrontati telefonicamente con la mamma del bambino”, continua Macchi, “che era stata dai carabinieri per raccontare il fatto. La situazione è stata pertanto sotto controllo fin dall’inizio: genitori, carabinieri, uffici, Comune, sindaco e assessori. Assieme al sindaco siamo in continuo contatto con la famiglia del giovane. Il ragazzo sta bene, e questo è l’importante” continua Macchi. Il bambino è stato, infatti, dimesso dall’ospedale ma le conseguenze dell’aggressione si faranno sentire a lungo
“Per quanto riguarda le indagini saranno competenza dei carabinieri: innanzitutto per accertare i colpevoli diretti, i quattro che sembrano coinvolti nel fatto, stando anche alle dichiarazioni dell’autista, sono stati comunque momentaneamente sospesi dal servizio di trasporto per 4 mesi” informa l’assessore “come amministrazione comunale dobbiamo tutelare tutti i bambini che usufruiscono dei nostri scuolabus”.
“Al di là di questo episodio” continua l’assessore “stiamo comunque mettendo dei fondi a disposizione per tutelare i ragazzi, coinvolgendo anche la scuola e attivando sportelli di ascolto per scongiurare episodi di questo genere”.
Spiegando la dinamica dell’accaduto, l’assessore Macchi segnala che sul mezzo di trasporto, al momento dell’aggressione, non era presente alcun tutor che supervisionasse i ragazzi. La presenza del tutor sui mezzi di trasporto di scuole medie ed elementari non è comunque obbligatoria, è prevista invece dalle legge nel trasporto bambini della scuola materna.
“In un progetto più ampio anti-bullismo potremmo comunque valutare di inserire un operatore esperto, non possiamo certo contare sulla buona volontà di autisti o volontari. Su certi fatti non si transige. L’autista è comunque intervenuto e ha ripreso immediatamente i ragazzi, anche se forse non aveva capito la vera gravità del fatto perché concentrato a guidare” spiega Macchi.
Commentando in modo più ampio l’episodio di violenza, in rapporto al contesto sociale spesso problematico in cui i ragazzi crescono e che influenza il loro modo di comportarsi anche all’interno del gruppo dei pari, l’assessore Macchi dichiara che il compito dell’amministrazione comunale non è quello di decidere le sorti dei bambini: “Monitorare le famiglie nelle quali possono crescere soggetti violenti è compito dei servizi sociali e delle forze dell’ordine, che anche in questa occasione sono stati avvertiti tempestivamente” conclude l’assessore Stefania Macchi. M.C.