Da giugno 2022 gli studenti dell’UniPi potranno usufruire di bagni neutri ma la scelta ha già acceso molte discussioni
PISA. I membri del comitato studentesco Sinistra Per avevano appeso alcuni volantini sui simboli “uomo/donna” rappresentati, come da consuetudine, anche sulle porte dei bagni dell’UniPi. Il gesto per avanzare la richiesta di bagni genderless, cioè di genere neutro, in ogni struttura dell’ateneo pisano.
L’Università di Pisa ha subito accolto la richiesta dei suoi studenti promettendo il cambiamento entro giugno 2022, prima della fine del mandato del rettore Paolo Mancarella.
Una decisione, quella del rettore, che spinge ancora di più l’ateneo pisano verso la strada della maggiore inclusione e della lotta alla violenza di genere, già imboccata nel 2007 con l’approvazione della carriera alias che concede agli studenti un percorso di studi con un nome diverso da quello anagrafico: le richieste accettate, fino ad ora, sono state 18.
La scelta avanguardista dell’università ha tuttavia sollevato non poche polemiche ed accesi dibattiti. A contestazione è intervenuta anche Susanna Ceccardi, oggi europarlamentare per la Lega ed ex sindaco di Cascina: “A casa tua i bagni sono divisi per genere? Ecco le grandi battaglie rimaste in mano alla sinistra universitaria”, così si legge sul suo profilo ufficiale Facebook. Una scelta che fa e farà insomma discutere a lungo. M.C.